Cadice: passeggiando senza meta

Toccata e fuga di un gruppo di amiche perse nel dedalo della città spagnola. Un giorno può bastare per carpirne i segreti?

Di: Isabella Pesarini
Palazzo del Municipio. Qualche passo sotto la frescura regalata dai tendoni e ci ritroviamo di fronte a un palazzo neoclassico dall’immancabile colore bianco, in Plaza di San Juan de Dios. Sulla terrazza di mezzo svettano tre bandiere, al centro quella nazionale spagnola, ai lati quelle del comune. Inutile aggiungere che il Palazzo del Municipio introduce in pieno centro storico! L’atmosfera è elettrizzante! Il paesaggio alterna tracce di storia e antichità al tran tran moderno di gente che parcheggia ovunque per correre al mare. E … come non fotografare un enorme tendone beige che sovrasta un viale trasformato per l’occasione estiva in parcheggio!

Catedral de Santa Cruz de Cádiz. Sullo sfondo si impongono due torri bianche. Non riesco a riconoscere uno stile unico, forse barocco, eppure riconosco degli elementi rococo, ma alcune forme mi ricordano lo stile neoclassico! Per arrivare sbuchiamo da un viottolo, anche questo circondato da pareti bianche e finestre in legno, attraversiamo una piccola porta fatta ad arco e ci troviamo di fronte al capolavoro di Cadice, la Catedral de Santa Cruz. Una statua tenuta in perfetto stato raffigura un vecchietto che prende con la mano sinistra un leone per la crinieria, il leone ruggisce, ma il vecchio lo tiene tranquillo e senza sforzo. È un susseguirsi ininterrotto di scorci che fanno spazio alle pareti irregolari in marmo bianco. Al momento della classica foto alla facciata resto un momento stupita di fronte alla cornice naturale creata dalle fronde delle palme che gentilmente fanno ombra alla Cattedrale, anche lei esposta a un sole quasi tropicale. Dando le spalle alla facciata scopriamo una cupola di dimensioni non indifferenti laminata d’oro.

Torre Tavira. Zona panoramica! Cadice offre anche la possibilità di godere di un panorama mozzafiato da una torre in stile barocco, a patto di acconsentire a una salita piuttosto faticosa per raggiungere la cima di una delle torri originali. Una salita che dimezza il fiato, ma ne vale la pena. Si giunge a una terrazza da cui è possibile vedere tutta la città e anche oltre, vedo il mare, vedo l’orizzonte! Vista dall’alto Cadice è un agglomerato unico di case bianche, la maggior parte senza tetto, necessità sicuramente dettata dal clima. Il cielo azzurro regala sfumature da arcobaleno su ogni parete, ho come l’impressione di ammirare un quadro in un’esposizione all’aperto! La vista della Cattedrale dall’alto lascia letteralmente senza fiato. Finalmente riesco a rendermi conto delle dimensioni della cupola laminata d’oro, alle spalle delle due torri di facciata. Oltre la cupola inizia il mare, la poesia di colori tanto essenziali quanto abbinati come su una tavolozza continua dai monumenti al paesaggio naturale. Sull’altro lato svettano due torri gemelle, vicine al porto. Finalmente scorgo la rosa dei venti, che ruba i colori direttamente al cielo. Su questa terrazza c’è magia, una magia di colori.

Scendiamo le scale, ma le sorprese non sono finite! Come ultimo regalo Torre Tavira offre la possibilità di sperimentare in prima persona la camera oscura di Leonardo Da Vinci, così da poter vedere tutta la città direttamente su uno schermo, in tempo reale. C’è molta più poesia rispetto a una comune telecamera di sicurezza!

continua…

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