Melbourne: una città per tutti

Di: Simona Albanese

Melbourne è probabilmente la città che più di tutte rispetta il modello europeo: grande città, immenso agglomerato di persone, tanta cultura, buon cibo e favolose gallerie.

Melbourne è certamente le città con il clima più pazzo che abbia mai conosciuto. Qui in un giorno ci sono quattro stagioni, il che certamente sfida la realtà che le quattro stagioni dell’anno sono assolutamente un’utopia qui. Quando parli con gli stranieri che vivono qui, la stra-grande maggioranza concorda sul fatto che questo è il paese delle grandi contraddizioni. Qui trovi le città più moderne e cosmopolite del mondo e poi spostandoti nell’entroterra di qualche centinaio di km, ti ritrovi in paesini di minatori, arretrati e sperduti, in epoche sconosciute.

Il nucleo originario di questa città nasce nel 1835 quando John Barman, figlio di un ex galeotto, comprò dagli aborigeni del Kulin la terra intorno a Port Phillip. Nel giro di vent’anni, grazie al forte flusso di immigrati che cercavano fortuna nelle miniere del Victoria, la città si trasformò da semplice accampamento a grande metropoli. Alla fine del XIX secolo la città era la capitale politica, industriale e finanziaria dell’Australia, fino alla fondazione di Canberra, l’odierna capitale politica. In seguito alla seconda guerra mondiale molte altre persone si sono trasferite qui in cerca di una vita migliore, trasformando così l’aspetto tipicamente britannico della città.

Infatti, ovunque tu vai per la città incontri persone che parlano le lingue più disparate, a cominciare dal forte numero di italiani che ormai parlano un dialetto di trenta o quaranta anni fa. Gli italiani che sono arrivati a Melbourne quaranta anni fa e che ora sono ricchi, perché hanno lavorato sodo portando ricchezza e prestigio al paese, ora sono amatissimi, anche se hanno dovuto lottare contro una forte discriminazione da parte di chi parlava inglese… per questo motivo se tu non eri di qui in passato, eri chiamato “wog”.

Melbourne è colonizzata dagli italiani! Bisogna essere fieri di avere un cognome italiano! Esistono club italiani per quasi ogni regione d’Italia perché la lingua italiana è ancora insegnata nelle scuole, specialmente se di stampo cattolico. Insomma qui tutti, ma proprio tutti conoscono almeno qualche parola italiana, specialmente se si gira a Carlton, dove tutto “parla” italiano. Qui si possono trovare diversi locali, come D.O.C, dove la pizza è semplice ma buona, oppure Ti Amo che esiste da sempre e offre piatti tipici italiani, riadattati alla cultura del posto, e dove in cucina trovi ancora le signore italiane che sono contente di fare due chiacchiere con te specialmente se vieni dall’Italia.

Venendo a Melbourne però non può mancare fare una visita alla Galleria Nazionale, dove ci sono sempre interessanti mostre e tantissimi dipinti italiani, o a qualche altra collezione privata, com’è capitato a me l’ultima volta che mi sono avventurata circa un mese fa. Qui da sola, sono venuta per presentare un “paper” in una piccola collezione privata, la Johnston Collection, a est della città, non lontano dal Fitzroy Garden, un parco immenso e facilmente accessibile grazie all’ottimo sistema di trasporto, i tram, perché qui funzionano benissimo e non hai quindi neanche bisogno della macchina!

Ma Melbourne sorge a metà di una baia davvero enorme, basta un tram dal centro della città per portarti a St Kilda, un posto molto trafficato specialmente in estate, ma sfortunatamente con una spiaggia molto piccola. Basta però spostarsi circa cento km a est o a ovest lungo le due lingue di terra che formano la baia per trovare un mare certamente migliore. C’è una località di mare che si chiama Sorrento – strano vero?? – dove sorgono ville fantastiche davanti ad un mare cristallino.

Per farla breve posso dirvi che Melbourne con i suoi enormi e numerosissimi spazi verdi, con il suo bassissimo tasso di criminalità e di inquinamento, i servizi e i trasporti efficienti, specialmente per il suo caratteristico tram, è tra le città più vivibili al mondo.

Questa vasta città mi affascina ogni volta che la visito! Avrò certamente altre cose da raccontarvi la prossima volta che tornerò lì a luglio…questo e’ solo un assaggio!!!

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