Un’arena tutta per noi

Di Isabella Pesarini

L’Arena è un sogno che fa tremare il cuore! La poesia dei pietroni con un richiamo al passato mi proietta all’interno dell’anfiteatro datato primo secolo d.C. Plastici per scenografie e attrezzature da spettacolo sono testimoni inconfondibili del ruolo dell’Arena come sede di concerti e spettacoli teatrali, soprattutto nella bella stagione.

Piazza Bra non è solo l’Arena. Le mura scaligere proteggono il centro storico della città a partire da questa piazza, conferendo al paesaggio un’atmosfera leggermente medievale. Proseguendo per via Mazzini la curiosità mi spinge a dare un’occhiata al Museo Lapidario Maffeiano, che racchiude una serie di reperti del periodo tardo-romano. I miei occhi fissano una villa romana, la domus tipica, con tanto di giardino ed altorilievi all’entrata come benvenuto. Verona nasconde un’antica città romana? L’amico cicerone corre verso Piazza delle Erbe, come se sentisse una forza inarrestabile che lo porta verso quel luogo. Lo inseguo per via Mazzini, non curandomi, o quasi, dei vari negozi che si affacciano l’un l’altro lungo la via, finché arriviamo a Piazza delle Erbe. L’inseguimento di cinque minuti è stato ripagato dall’atmosfera pittorica che si respira ad ogni angolo! Il centro della piazza è occupato da un mercato che la attraversa in lunghezza, un mercato ordinato, non chiassoso e con tendoni bianchi, più assomiglianti a ombrelloni, che proteggono la merce in vendita. Intuisco che la piazza era un foro romano, come suggerisce l’insegna Domus Mercatorum sul lato destro della loggia in mattoni. La macchina fotografica sente il bisogno impellente di immortalare la statua romana posta sopra la fontana di Madonna Verona, simbolo della città. Mi sembra di trovarmi all’interno di un quadro! Ponti che collegano abitazioni d’epoca, alcune in mattoni, altre affrescate, ognuna con eleganti balconi di ringhiera ristrutturati e abbelliti da fiori e piante che regalano una pennellata di colore in più! Ormai giro con la macchina fotografica sempre pronta al clic, il Leone di San Marco, simbolo di Venezia! E la ricchezza barocca della facciata prepotente di Palazzo Maffei! Piazza delle Erbe è un’emozione che punta al cuore dell’arte!

Attraversiamo la via che congiunge Piazza delle Erbe con Piazza dei Signori, sulle nostre teste ci sono i ponti che collegano un’edificio all’altro. Subito mi sento in dovere di fermarmi per ammirare l’imponenza del Palazzo della Ragione, una scalinata, la Scala della Ragione, che fa sognare.

Vengo a conoscenza del soggiorno di Dante a Verona nel periodo dell’esilio da Firenze, ospitato dall’amico Cangrande. L’assaggio di storia è confermato dalla presenza della statua del Sommo Poeta, alle cui spalle si erge maestosa la Loggia di Frà Giocondo.

Circumnavighiamo il cuore storico della città che ci porta alle Arche Scaligere, che non sono altro che dei mausolei gotici al cui interno sono conservati i sarcofagi della famiglia degli Scaligeri. Le Arche Scaligere sono protette da un’elegante inferriata in ferro battuto, che riporta motivi floreali.Il Palazzo del Prefetto cattura la mia attenzione, è così curato, sembra quasi un museo a cielo aperto … Una guardia dall’espressione sorpresa mi si avvicina per tenermi d’occhio, ci vuole un quarto d’ora di occhiate fugaci e domande dirette per capire che il Palazzo del Prefetto è in realtà un’abitazione privata! Proseguendo in direzione dell’Adige, il fiume che attraversa la città, arriviamo alla Chiesa di S.Anastasia. Il mio tentativo di visita all’interno della chiesa viene fermato dal biglietto di ingresso: cinque euro! Da quando per entrare in chiesa è necessario pagare un biglietto? La stizza mi fa allontanare, non senza rammarico. La sete di curiosità è appagata da una piccola chiesa sul lato sinistro di Piazza Anastasia, San Pietro Martire. L’interno rivela una serie di restauri in corso, rimango stupita dalla presenza di installazioni luminose che rivelano nuove tendenze artistiche in un luogo così intriso di passato. L’arte è arte, non segue regole.

A Verona si mangia il miglior kebab del mondo! Ci avviciniamo all’Adige e ci regaliamo un quarto d’ora di sosta prima di avventurarci per le scalinate che porteranno a Castel San Pietro. In un’ora e mezza abbiamo già visto il centro storico della città, si potrebbe anche sfidare il temporale in arrivo per concludere il tour della città con la salita al Castello.

Arriviamo ai piedi del Teatro Romano dopo aver attraversato l’Adige sul Ponte di Pietra. Il Teatro Romano risale all’epoca dell’Imperatore Augusto! Ho la sensazione quasi certa che Verona deve essere stata una città importante durante l’Impero Romano.

Prendiamo la Regaste Redentore e saliamo sulle scale che ci portano a Castel San Pietro. Il Castello è circondato da una serie di terrazze da cui si può ammirare lo spettacolo panoramico della città fino all’orizzonte. L’orario di apertura del piazzale permette visite agli orari più diversi, essendo dalle sei e mezza del mattino fino a mezzanotte. Verona mi stupisce ogni minuto che passa!

C’è il tempo per una passeggiata lungo l’Adige. Quasi inconsapevolmente arriviamo a Porta San Giorgio. La prima sensazione è di meraviglia per l’armonia e il silenzio di questo piccolo angolo di Verona, l’unico rumore è il beccheggiare di due anatre maschi che si contendono l’unica femmina.

Sono le tre e mezza del pomeriggio. Prendo consapevolezza del fatto che non abbiamo ancora visto il balcone di Giulietta! La Casa di Giulietta è quasi un obbligo per chi passa da Verona. L’entusiasmo si spegne appena vedo la folla quasi inferocita che si arrampica sulla statua di Giulietta alla ricerca del clic più alla moda, oltrepassando la soglia del volgare. L’entrata della Casa è sempre riempita dalle scritte degli innamorati sui muri, i più disperati si sono arrampicati sul cancello per scrivere sull’ultimo angolo rimasto libero. Sorrido all’idea di un amore che vuole manifestarsi, sicuro di sé e della sua forza. Ironia della sorte, l’espressione della statua di Giulietta è quasi di rassegnazione, un umile sorriso che saluta le migliaia di visitatori giornaliere.

Tornando in Piazza Bra vado a sbattere contro l’evidenza dell’impronta garibaldina, la statua di Garibaldi a cavallo in mezzo alla piazza e l’insegna di fronte. “Roma o morte”.

Ogni città ha un cuore nascosto, timido e regale. Verona non è solo la leggenda di Giulietta e Romeo, Verona è anche l’antica Roma, la signoria degli Scaligeri, la città che ospitò Dante durante l’esilio … Verona è un regalo che l’Italia ha offerto a tutti gli italiani.

Tagged with:     , , ,

Related Articles