Salento: tra cicale in amore e ulivi millenari

“Andando in giro da perfetto sconosciuto, prima delle riprese, ho trovato un’Italia che forse oggi non esiste più”. È l’autenticità l’aspetto del Salento che ha conquistato il regista Ferzan Ozpetek, mentre girava il suo ultimo film. In Mine vaganti sfilano i paesaggi della meta italiana più amata di questi ultimi anni: dagliulivi della scena d’apertura alle spiagge incontaminate di Punta della Suina a Gallipoli, ma soprattutto il centro storico di Lecce, trionfo di stemmi nobiliari, chiese e balconi, da piazza Sant’Oronzo a corso Vittorio Emanuele.

L’estate pugliese è ricca di eventi, dalla mostra di Picasso aOtranto (86 opere, dalle ceramiche agli oli) al Mercatino del Gusto di Maglie organizzato da Slow Food dall’ 1 al 5 agosto. Ma offre anche relax in masserie di campagna, come la Cimino(www.masseriacimino.com), una torre del’700; la masseria Don Luigi (www.masseriadonluigi.it) con piscina e aranceto; eBorghetto Scerza, nuovo resort con ulivi a perdita d’occhio esilenzio interrotto solo dalle cicale. Nel giardino profumato di erbe aromatiche c’è una minipalestra con lezioni di tai chi, pilates e pranayama. In dieci minuti si pedala fino al mare: leDune di Campomarino di Maruggio, 5 chilometri di costa ricoperta da rarità botaniche, come il timo arbustivo e i ginepri marini. Pochi chilometri e si raggiunge Lido degli Angeli, cordini di dune alte fino a 8 metri, sabbia bianchissima, il classico mare dai colori tropicali.

In un uliveto secolare, la masseria Corda di Lana, del ’600, ha piscina, campo da tennis e 14 camere con volte e camini antichi, ma arredi di design e colori chiari, che si affacciano sulla corte, il prato inglese e l’agrumeto. Gli amanti del trekking vanno al mare a piedi: con una piacevole passeggiata nel grande bosco di pini d’aleppo del Parco Regionale Naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano si arriva a una minuscola spiaggia di ciottoli da dove ci si tuffa nella baia verde-blu. Al tramonto, musica e relax ai tavoli del Litos (cell. 327.77.79.421), un lido fra le rocce sulla costa di Porto Selvaggio.

Gallipoli è da anni la destinazione preferita dei reali del Belgio, che scelgono per le loro vacanzeMasseria Pizzo (tel. 0833.91.15.50), a 150 metri dal mare, nel Parco Naturale Regionale Litorale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea. Nella campagna gallipolina ha appena inaugurato Casina Li Foggi, tre camere, una suite e la terrazza panoramica per colazione e relax, in una casa di inizio ’900 rinnovata con colori mediterranei, arredi country-chic e tessuti di lino e cotone. Anche Villa Donna Isabella è una dimora d’epoca, con cinque stanze e tre appartamenti, un ristorante nell’ex cantina e l’antica cucina per le colazioni, imbandite in terrazza come gli aperitivi al tramonto. Punto di forza sono gli spazi esterni, tra distese infinite di ulivi e il giardino degli agrumi.

Si sentono solo le cicale a Villa Gilda, tra campagna e mare a Morciano, a due passi da Santa Maria di Leuca. Ulivi, fichidindia e carrubi secolari fanno da quinta a questa casa mediterranea con splendida vista mare. Essenziali, ma ricercati, gli arredi, come il grande tavolo del living,realizzato da Costanza Algranti con legno di recupero e rame; le lampade e sculture in pietra leccese di Renzo Buttazzo, le ceramiche di Monica Righi. Per cena, le parole d’ordine sono chilometro zero e tipicità, negli agriturismo dove tutto è prodotto in casa, come Le Serine, torre del ’600 incorniciata da ampie distese di ulivi, alberi da frutta e campi di ortaggi. Squisiti gli antipasti, zucchine trifolate, melanzane, peperoni mollicati, la pasta fatta in casa e le crostate.

Lungo la litoranea Leuca-Otranto s’incontrano altri due indirizzi del cibo autentico. L’Agriturismo Gli Ulivi propone solo ricette locali e prodotti bio: dai legumi cotti nelle pignatte di terracotta al pane fatto al forno a legna, dalle conserve (carciofi, melanzane, zucchine, peperoni sott’olio e finocchietto marino) alle squisite confetture, come quella di corbezzolo. Torre da Marta, di fronte alla Torre del Serpente a Otranto, ha pochi tavoli e piatti preparati al momento: legumi, pasta fatta in casa, carne e verdure di stagione.

Nel Salento per lo shopping gastronomico si va direttamente nelle aziende agricole. Pecorino, cacioricotta e giuncata si acquistano da Torre Sant’Emiliano a Otranto (www.torresantemiliano.it), mentre nella tessitura artigianale della Fondazione Le Costantine(www.lecostantine.eu), a Casamassella, si trovano tappeti, borse e bellissime coperte realizzate con antichi telai. A due km da Otranto e dal mare, la Masseria Montelauro ha 29 camere circondate da ulivi, gelsi e alberi di fico. Dopo la golosa colazione servita all’ombra del pergolato, si può scegliere tra relax bordo piscina o sul mare, passeggiate in bici o a piedi tra gli ulivi. Al tramonto la Masseria si colora di rosa; si cena al chiarore delle lanterne con i sapori dell’orto biologico e poi si sale sulla terrazza panoramica, un salotto en plein air, per guardare le stelle.

Non si può dormire nei bei palazzi leccesi location del film di Ozpetek, ma ci sono tanti b&b in cittàche regalano atmosfere da cinema, come La Torre del Parco e I Mignani. La prima è un’oasi verde a due passi da Porta San Biagio con una lunga storia: al ’400 risalgono il Palazzo del Principe e il torrione, nel ’600 è stata un convento; oggi è un ristorante raffinato con nove camere e una piccola area relax con bagno turco. I Mignani sono sei appartamenti in una casa di corte del ’500, dai balconi riccamente ornati. All’interno arredi contemporanei mixati con pezzi antichi e stampe d’epoca. Per una sosta gourmand, il bar-ristorante 300mila Lounge: cucina fresca e mai scontata, come il tataki di tonno in crosta di sesamo con misticanza biologica o il polpo con avocado e pistacchi.

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