Formentera: il paradiso, all’improvviso

Di: Isabella Pesarini

Dopo un anno di duro lavoro cosa c’è di meglio di ricaricare le pile in un posto da favola?
Scelta della destinazione: natura selvaggia e movida notturna. C’est à dire, Formentera!
Alle sei del mattino mi ritrovo a Orio al Serio, valigia imbarcata, la mia migliore amica al mio fianco. Due ragazze spumeggianti di Milano sono pronte a prendere tutta la tintarella possibile sulle spiagge delle Baleari e a divertirsi passando da un chiringuito all’altro!
Alle dieci l’aereo compie una fantastica virata per atterrare sulla pista dell’aeroporto di Ibiza. Il tempo necessario per recuperare i bagagli, fare colazione e trovare un traghetto che dal porto di Ibiza porti a Formentera e … l’orologio segna le due del pomeriggio, il sole picchia violento, affaticate dal caldo di agosto cerchiamo invano un pullman. Le corse riprendono ad un orario indefinito, la fila per il taxi conta all’incirca un centinaio di persone. Ma due ragazze di venticinque anni non si lasciano prendere facilmente dallo sconforto!
Prima tappa: noleggio auto. La stazione degli autobus è stranamente affollata di uffici per car renting. Tutto prenotato per l’intero mese di agosto. Si ribatte: noleggio motorini, successivamente penseremo a un modo per caricare le valigie fino al residence. La risposta è identica alla precedente: nessun motorino è disponibile. Ultima opzione: c’è qualche bicicletta libera? Non si dispone di biciclette. Usciamo perplesse, è già metà pomeriggio inoltrato e siamo ancora a due passi dal porto, dobbiamo arrivare dall’altra parte dell’isola, a Es Pujols, a nord! Un furgoncino malandato degli anni Cinquanta richiama la nostra attenzione. Evidentemente due ragazze sedute sulle rispettive valigie sul ciglio del marciapiede non passano inosservate … Un gentilissimo ragazzo spagnolo si offre di portarci direttamente al residence! Nonostante abbia diciotto anni, parla solo spagnolo, perciò improvvisiamo una conversazione a metà tra l’italiano e lo spagnolo, e stranamente riusciamo a scambiarci almeno qualche informazione di cortesia. L’amico invece è molto silenzioso e selvaggio, si vede che non ha frequentato una doccia da qualche giorno e senza chiedere a nessuno tira indietro il sedile per poggiare i piedi sul parabrezza, rischiando di falciarmi le ginocchia! Ovviamente, non si accorge di niente e non chiede scusa. Dopo aver sbagliato tutte le curve e essere finiti contromano per un paio di volte, arriviamo a Es Pujols, come per magia il furgoncino ci porta all’entrata principale del residence. Finalmente, sono le cinque del pomeriggio e siamo affamate e assetate. Arriva il momento dei saluti e dei ringraziamenti per la cortesia di questo autostop improvvisato. Gli chiediamo se lui e l’amico vogliono bere una birra con noi, il tutto a gesti e continuando a ripetere cerveza all’incirca mille volte, ma … dov’è finito l’amico? Lo cerchiamo nelle vicinanze del furgoncino, all’inizio della strada, niente, è sparito! Il ragazzo gentile è visivamente preoccupato, come se fossimo in un set di un film comico vediamo l’amico solitario uscire dal bagno della hall del residence in condizioni pietose, come se si fosse scolato cinque cerveza per i fatti suoi. Il ragazzo gentile si accomiata imbarazzato, spingendo dentro al furgoncino l’amico ubriaco.
Una vacanza tranquilla si è già trasformata in avventura! Quale miglior benvenuto potevi darci, Formentera!

(continua…)

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