Faenza e i Rioni

Faenza è una città ricca di cultura e tradizioni che scaturiscono dalla propria secolare storia. Storia che diviene spettacolo e coinvolgimento, per i cittadini ma anche per i tanti visitatori che ogni anno frequentano la città celebre in tutto il mondo per le sue ceramiche artistiche, grazie ai Rioni. Attraverso la visita dei Rioni è dunque possibile intraprendere un interessante e originale percorso cittadino, alla scoperta di alcuni degli angoli più affascinanti e suggestivi di Faenza.

I cinque Rioni, nel rispetto dell’antica ripartizione cittadina, rappresentano le zone in cui attualmente è diviso tutto il territorio urbano ed extra urbano di Faenza e precisamente: Rione Bianco – Borgo Durbecco, Rione Giallo – Porta Ponte, Rione Nero – Porta Ravegnana, Rione Rosso – Porta Imolese, Rione Verde – Porta Montanara.

I Rioni presero il nome della porta cui era affidata la difesa degli abitanti circostanti in caso di assedio, mentre nel settecento subentrò nel nome anche il colore originato dal proprio gonfalone.

I Rioni promuovono varie attività e manifestazioni in particolare a valenza rievocativa, culturale, storica, in primis il rinomato e celebre “Palio del Niballo”, in programma sempre la quarta domenica del mese di giugno, in questo 2013 il giorno 23 si svolgerà la 57° edizione. Il Palio rappresenta solo il momento conclusivo di una serie di appuntamenti spettacolari, conviviali e gastronomici. Infatti, tutte le sere della settimana precedente la gara, i 5 Rioni danno vita a serate gastronomiche con menù a tema e tradizionali, con anche la riproposizione di pietanze rinascimentali. Mentre il venerdì sera antecedente la Bigorda d’Oro (7 giugno) e il sabato sera antecedente il Palio del Niballo (22 giugno) si svolgono le cene propiziatorie per le vittorie.

Rione Bianco – Borgo Durbecco (Piazza Fra Sabba, 5 – 0546 634478 www.rionebianco.it)

La sede del Rione Bianco è adiacente alla Chiesa della Commenda, uno degli edifici storico-artistici più importanti dell’intero patrimonio faentino. La data di fondazione risale ai secoli XI°-XII°, mentre il campanile, restaurato dopo la guerra, è del cinquecento. Il Museo rionale conserva molte testimonianze storiche del Palio, la Sala dei Costumi e, nella biblioteca, sono conservati l’archivio fotografico del Rione, i manifesti riguardanti il Palio e altre manifestazioni italiane ed estere a cui hanno partecipato gli sbandieratori, libri e altri testi di ricerca storica sui costumi e sulle tradizioni.

 

Rione Giallo – Porta da Ponte (Via Bondiolo, 85 – 0546 660663 www.rionegiallo.it)

Possiede un ricco patrimonio di modelli e costumi, armi e armature che vengono indossate dalle comparse rionali in occasione delle varie manifestazioni alle quali il Rione partecipa. Ha inoltre una propria biblioteca, intitolata al poeta faentino Angelo Lapi, che raccoglie testi e documenti che trattano la storia rinascimentale, con particolare attenzione a quella faentina. Ogni anno il Rione Giallo organizza anche una serie di conferenze su vari argomenti, dalle religioni all’ippologia.

 

Rione Nero – Porta Ravegnana (Via della Croce, 14 – 0546 681385 www.rionenero.it).

La sede del Rione Nero è ubicata all’interno di un’area cortilizia dove si effettuano tutte le attività rionali. Nella sede vengono custoditi i drappi di raso rosso testimoni delle vittorie conseguite nella corsa del Palio del Niballo. La sede accoglie  al piano superiore un museo nel quale si conservano i ricchi costumi da sfilata e i pannelli ceramici a ricordo dei palii vinti dai cavalieri, eseguiti dai migliori maestri d’arte della ceramica faentina.

 

Rione Rosso – Porta Imolese (Via Campidori, 28 – Tel 0546 680808 www.rionerosso.it)

La sede del Rione anticamente ospitava il Convento delle Suore Clarisse. All’interno, al piano terreno, vi sono i locali del Circolo ricreativo; l’area cortilizia, con l’antica torre dove un tempo veniva essiccata la seta, divide i locali della cucina e della sala da pranzo. Caratteristiche sono le cantine, denominate “Baiocco”: esse si sviluppano in tre navate, più una quarta denominata “Baiocchino”. Varie sono le attività che si svolgono i tali locali che facilmente si prestano per mostre e conferenze. Nel periodo che precede il Palio si effettuano cene Rinascimentali. Al piano superiore vi sono le “Sale nobili” all’interno delle quali sono esposti i costumi che, in occasione del Palio, vengono usati per la vestizione dei personaggi che compongono la “Passeggiata Storica”.

 

Rione Verde – Porta Montanara (Via Cavour, 37 – Tel 0546 681281 www.rioneverde.net)

I locali che occupa appartengono a uno dei nuclei architettonici più antichi di Faenza. Notizie storiche attestano che in quel luogo sorgeva un monastero benedettino risalente al 700 d.C che è rimasto attivo fino alla soppressione napoleonica. Nel 2009 il complesso è stato ristrutturato ed è stata ricostruita l’ala mancante dell’antico chiostro e realizzata una struttura ricettiva polivalente.

Fra le varie attività del Rione Verde ci sono:  la gestione di Fontanonearte, una galleria situata in un edificio architettonico di prestigio, nella quale sono organizzate circa 40 mostre l’anno; la realizzazione della “Fiera di San Rocco” nella prima domenica di novembre; l’organizzazione di conferenze e  attività ludiche.

Dalla prima domenica di giugno si organizzano vari eventi, fra i quali “La Folle Corsa delle Bighe”: una goliardica corsa  in costume.

 

Tutti e 5 i Rioni, inoltre, gestiscono la propria scuderia situata al Centro Civico Rioni (via S. Orsola n.31). All’interno della struttura si allenano tutto l’anno i cavalieri per la disputa del Niballo. Si tratta di uno spazio con grosse potenzialità che in questi anni ha ospitato molte manifestazioni equestri.

 

PALIO

Il Niballo è una delle più antiche e conosciute giostre medioevali (risale al 1164) che si disputa ogni anno la 4° domenica di giugno allo stadio comunale “Bruno Neri” (inizio ore 18). A sfidarsi sono i cavalieri dei 5 Rioni. La gara consiste in una corsa al galoppo al termine della quale si deve colpire con la lancia il bersaglio, di 8 centimetri di diametro, posto all’estremità dei due bracci del Niballo. La corsa è preceduta da un Corteo Storico a cui prendono parte oltre 400 figuranti in rappresentanza di tutti i Rioni e del Gruppo Municipale, che rappresenta la sesta entità del Palio del Niballo e che riunisce in sé tutte le cariche che sovrintendono al regolare svolgimento della gara.

Secondo la tradizione, il Niballo è preceduta da un corteo storico che costituisce una rievocazione figurata della vita militare, civile e sociale del Quattrocento; il corteo parte dalla centrale Piazza del Popolo di Faenza alle ore 16 ed arriva fino allo Stadio.

Ai cavalieri più giovani, che non hanno mai gareggiato per il Niballo, è dedicato il “Torneo della Bigorda d’Oro” (sempre il 2° sabato di giugno, in questo 2013 il giorno 8). Il nome Bigorda deriva dall’antico termine provenzale “beort”, che significa armeggiare in torneo. Lo stesso termine viene usato per la lancia di tipo leggero usato nelle moderne giostre cavalleresche.

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