Prealpi Bellunesi: un canyon italiano

Ci sono esperienze da fare almeno una volta nella vita e senza andare troppo lontano possiamo lasciarci travolgere dalla bellezza mozzafiato dei “canyon” naturali d’Italia. Dal Veneto al Trentino passando per il Piemonte e le Marche sono diverse le escursioni organizzate ogni week-end da Meeters, la più grande community italiana di viaggi ed esperienze condivise, per partire alla scoperta delle suggestive cavità della terra in totale sicurezza, accompagnati da guide professioniste e nel rispetto delle direttive previste dal Governo.

Il viaggio tra i canyon parte da il Brent de L’Art uno dei più affascianti d’Italia, una vera opera d’arte della natura nascosta tra le Prealpi Bellunesi. Questa forra rappresenta una delle poche configurazioni geologiche d’Europa con tali caratteristiche. Pur essendo di dimensioni limitate, la gola presenta delle peculiarità molto suggestive legate alla sua forma e alla sua colorazione, una singolare combinazione tra il rosso, il bianco e il grigio verde. Il canyon è stato scavato dall’erosione delle acque meteoriche del torrente Ardo, una sorgente che scorre da molti anni in queste terre. L’escursione si snoda su un percorso di 8 km tra i boschi del Bellunese fino ad arrivare al Brent de L’Art.

Un’altra escursione questa volta in Trentino conduce ai magici scenari dell’Orrido di Ponte Alto, una cavità rocciosa che è stata scavata dalle acque tumultuose del torrente Fersina nel corso di migliaia d’anni. Per scongiurare le alluvioni in città qui vennero edificate, intorno al 1500, alcune delle opere idrauliche più antiche al mondo. Oggi le due briglie danno origine a vistose cascate alte oltre 40 metri che si fanno strada tra gli strati di roccia rossa, creando meravigliosi giochi sonori e di luce.

Le Lame Rosse di Fiastra in provincia di Macerata sono forse il “canyon” nostrano più noto dagli amanti del trekking, un gioiello della natura nascosto dai Monti Sibillini. Il termine “lama” indica una ripida parete rocciosa, si tratta di molteplici strati di roccia, sovrapposti dolcemente gli uni agli altri, privi della loro parte più superficiale: proprio per questo il rosso intenso del ferro che li compone brilla in tutta la sua vibrante sfumatura di colore. Le formazioni dal caratteristico aspetto di pinnacoli e torri sono costituite da ghiaia che argilla e limi tengono insieme con vigore nonostante l’erosione che gli agenti atmosferici esercitano imperturbabili. Un itinerario di 7 km attraverso paesaggi suggestivi che dal lago di Fiastra passando attraverso il bosco di Leccio conduce alle Lame Rosse.

Il viaggio al centro della terra prosegue in Piemonte con gli Orridi di Uriezzo. Tra Crodo e Premia in meno di 3 chilometri la montagna fa un balzo di 160 metri. A lato della pianura lungo la quale scorre il fiume Toce, si ergono pareti verticali coperte in parte da rigogliose foreste. Qui la vegetazione nasconde la testimonianza di un antico ghiacciaio che sovrastò tutta la valle. Quando l’imponente massa si ritirò, lasciò delle profonde incisioni nella dura roccia, talvolta ampie, talvolta così strette da impedire il passaggio della luce del sole. Dove c’era il ghiacciaio oggi fluisce il Toce, che nel tempo ha deviato il suo corso creando un complesso di gole all’interno delle quali non scorre più la massa d’acqua che in principio li ha generati. L’escursione di circa 7 km prevede anche la visita alla Marmitte dei Giganti per ammirare le caratteristiche forme di erosione in roccia e al villaggio in pietra di Crego.

Sono oltre 130 le attività ed escursioni proposte ogni mese da Meeters per scoprire le bellezze nascoste d’Italia e al tempo stesso per fare nuove amicizie con persone che condividono gli stessi interessi in sicurezza.

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