Lisbona: città verde

Lisbona è capitale verde europea per il 2020 ed è stata nominata per essere stata in grado di trasformare le sfide ambientali che ha dovuto affrontare, in opportunità di crescita. È la prima volta che una capitale “meridionale” ottiene il premio, generalmente attribuito alle città del Nord Europa tra le 30/40 città con più di 100.000 abitanti che ogni anno si candidano dopo un lungo e complesso processo di selezione. In questo preciso momento storico, in cui l’effetto del cambiamento climatico è così evidente, l’importanza di questa distinzione per Lisbona è ancora maggiore. Un riconoscimento del lavoro che la città portoghese ha svolto nell’ultimo decennio nell’ottica di costruire una città più “green” e più vicina alla gente. In questo contesto virtuoso si collocano anche gli Heritage Hotels che da sempre si sono mostrati sensibili alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità.
Lisbona si è aggiudicata il premio per il costante e impegnativo lavoro che ha svolto nell’ultimo decennio nell’ottica di costruire una città più “green”. Ha raggiunto infatti in questi anni la riduzione del 50% delle emissioni di CO2, la riduzione del 23% nel consumo di energia e del 17% per l’acqua. Ha inoltre investito in infrastrutture sostenibili per ridurre il rischio legato ad eventi climatici imprevedibili, ha puntato su progetti di bike sharing che arrivassero fino alle periferie e ha creato una rete ciclabile di oltre 90 km. Si è aggiunta poi a queste iniziative l’implementazione dei mezzi pubblici elettrici e dei nuovi parchi con certificazione di sostenibilità. Oggi circa i 3/4 degli abitanti vive nei pressi di aree verdi che offrono senza dubbio una migliore qualità di vita. Entro il 2050 Lisbona punta, come prossimo obiettivo, al raggiungimento della carbon-neutrality ossia si farà carico dei propri impatti ambientali, che il mercato normalmente neppure quantifica, scegliendo di rendere le proprie attività non impattanti verso il clima.
Attenti ai temi ambientali che negli ultimi mesi hanno sensibilizzato l’opinione pubblica, anche numerosi alberghi si sono attivati per il raggiungimento di obiettivi sempre più “green”. Tra questi gli Heritage Hotels che hanno deciso di utilizzare elettricità proveniente da fonti 100% rinnovabili e sono un piccolo esempio di sostenibilità all’interno di palazzi e dimore storiche che, oltre al fascino della cultura e dell’arte del passato, guardano al futuro e alla tutela dell’ambiente. Gli hotel hanno recentemente ricevuto la certificazione Green Energy e sono stati riconosciuti meritevoli per l’impegno nell’utilizzare fonti rinnovabili. Tutela dell’ambiente e sostenibilità sono quindi i due pilastri alla base del consumo energetico delle strutture alberghiere.

L’European Green Capital Award

Nasce nel 2006 a Tallin l’idea dell’istituzione di un premio dedicato alle città europee più attente alle tematiche ambientali su impulso di Juri Ratas, all’epoca primo ministro estone; la prima edizione del premio si è svolta nel 2010 ed è stata Stoccolma ad aggiudicarsi il titolo, mentre nel 2019 è stata premiata Oslo in Norvegia. L’European Green Capital Award ha lo scopo di incentivare la riduzione dell’inquinamento, valorizzando le città in cui la promozione di buone pratiche per la tutela dell’ambiente siano fonte di ispirazione ed è rivolto alle città europee con almeno 100.000 abitanti che abbiano trovato soluzioni all’avanguardia per uno sviluppo urbano sostenibile. La giuria valuta le candidature sulla base di 12 criteri: mobilità urbana, adattamento ai cambiamenti climatici, gestione del suolo, natura e biodiversità, qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, gestione delle acque, crescita verde e innovazione tecnologica sostenibile, prestazioni energetiche e governance. Il premio ha creato un network virtuoso di amministrazioni locali che condividono buone pratiche, confrontandosi e supportandosi a vicenda nella tutela ambientale. Ed è proprio sulla scia di questo successo che nel 2015 è stato istituito l’“European Green Leaf City”, per le città più piccole.

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