Un viaggio diverso: da Molveno a Innsbruck

Quest’anno abbiamo scelto di fare un viaggio particolare, che però si è dimostrato pieno di sorprese. E’ cominciato tutto per gioco che pare un paradosso in tempi di COVID19. Il lungo viaggio era vietato e, per noi che siamo nomadi di indole ma stanziali per necessità sotto il cielo di Milano, pareva una soluzione castrante. Nemmeno l’Europa pareva graziata: Spagna, Francia perfino Malta e Croazia flagellate dai numeri che prevedevano tamponi al rientro. Per cui, complice il fatto che Rimbaud (il nostro dogtrotter) fosse con noi ma volendo provare anche se sul corto raggio, l’esperienza di espatriare anche questa volta, abbiamo optato per l’Austria, tenendo come base di partenza Molveno. Dunque varcato il Brennero e muniti di vignette (con cui si accede su tutte le autostrade senza pagare ulteriori dazi del territorio austriaco) abbiamo attraversato il Brennero e raggiunto la capitale del Tirolo.

Innsbruck: tra i monti di Heidi

Capoluogo del Tirolo, Innsbruck è una città giovane e a misura d’uomo, ricca di sorprese e contrasti. Situata a 574 metri di altitudine, sorge in una vallata formata da un’ansa del fiume Inn circondata dalle cime della Nordkette, la catena montuosa del Karwendel. Alla sua posizione geografica unica, si aggiungono i fasti del suo passato di residenza dagli Asburgo per 500 anni. Un mix che oggi offre un affascinante connubio tra storia e cultura moderna, natura e sport.

Basta passeggiare lungo la celebre Maria-Theresien-Strasse, nel centro storico, per ammirare case medievali e sontuosi palazzi barocchi che s’incontrano con moderni progetti di archistar internazionali del calibro di ChipperfieldPerrault e Zaha Hadid. Parte integrante della vita urbana è la natura rigogliosa, che si allunga sulle rive dell’Inn e si innalza sulle montagne circostanti. Dove fare piacevoli escursioni nella calma dei boschi e sport invernali sulle pendici della Nordkette, raggiungibile in soli 20 minuti dal centro città. Una particolarità che l’ha resa nota anche come “capitale delle Alpi”: è stata metropoli olimpica dei Giochi invernali nel 1964 e 1976 e, ancora oggi, ospita alcune delle più importanti competizioni internazionali su neve.

Purtroppo a livello di sistemazione non abbiamo fatto la scelta ideale. Abbiamo deciso per questo viaggio particolare di prenotare sempre a ridosso prima in modo da decidere le distanze che avremmo coperto giorno dopo giorno. Dunque, convinti dalle buone recensioni rispetto al prezzo, prenotiamo al Golden Krone, la cui unica nota positiva è data dall’ubicazione centralissima sull’arteria pedonale che porta al Tettuccio d’Oro. La stanza era un cubicolo dove in un angolo era stato ricavato un bagno minuscolo.

La seconda nota dolente riguarda la cena fatta al restaurant Ottburg, centralissimo ma non adeguato il rapporto qualità/prezzo. D’altronde, il primo giorno gli errori sono concessi ma, se vi recate in Austria, ricordatevi di chiedere la “leitung wasser”. Chiedendo l’acqua del rubinetto, come fanno i locali, vi risparmierete 7 euro addebitate sul menù.

Al mattino presto lasciamo Innsbruck per raggiungere la prossima tappa alla volta di Salisburgo, la città della musica.

(continua…)

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