I sapori dei monti

Tra le infinite peculiarità del Parco Nazionale Gran Paradiso, che quest’anno festeggia orgogliosamente i suoi primi 90 anni, c’è un gustoso tesoro, fatto di formaggi, miele, vino, dolci, pane e génépy, che, attraverso profumi e sapori intensi, racconta di produttori tenaci e di gusti autentici e genuini.
Si tratta di piccole produzioni tipiche, legate a luoghi di natura incontaminata, a paesaggi maestosi, talvolta aspri, e ad antiche tradizioni e saperi, tramandati di generazione in generazione, che si sono guadagnate, grazie ad impegno e dedizione, il Marchio Q, il Marchio di Qualità ; Gran Paradiso, ideato dall’Ente Parco e destinato agli operatori del territorio.
Sinonimo di eccellenza, di prodotti di origine controllata e a basso impatto ambientale, di alto livello di controllo di origine e di qualità, il Marchio di Qualità Gran Paradiso – una Q in cui è inserito l’inconfondibile profilo di uno stambecco –  nasce per promuovere e tutelare artigiani, piccoli produttori ed erogatori di servizi che si impegnano a lavorare nel rispetto dell’ambiente e della salvaguardia delle tradizioni locali.
Provenienza territoriale, sostenibilità ambientale e altissimi standard qualitativi sono i principali requisiti richiesti agli operatori per ottenere il marchio, che diventa così una vera e propria garanzia per il consumatore, che può scegliere consapevolmente di gustare prodotti dal sapore unico e famigliare, realizzati “come si faceva una volta”.
Lo sfondo è quello del PNGP, dove profili di vette aguzze fanno da quinta ad api che ronzano su prati fioriti, mucche e pecore al pascolo negli alpeggi, artigiani che impastano farine o amalgamano il cioccolato con il génépy, viticoltori che curano con passione antichi vitigni abbarbicati sulle pareti scoscese delle montagne; il contesto quasi irreale, da racconto bucolico, offre tutti gli ingredienti i per trasformare una gita al parco in un’occasione che appaga tutti i sensi, in particolare quello del gusto:  così, dopo una trekking sui sentieri, una pedalata sui tornanti o una lezione di arrampicata, non resta che concedersi una pausa a base di polenta con i formaggi o di panini alla mocetta, abbandonarsi alla voluttà di una merenda con golosi biscotti o energetici cioccolatini (magari a forma di stambecco) o lasciarsi tentare dal dolcissimo richiamo del miele di rododendro spalmato su una fetta di pane alle noci …  Perché è risaputo: la montagna mette appetito!
Tra i numerosi i produttori che si sono meritati il Marchio Q, vi segnaliamo qui di seguito alcuni pregevoli esempi:

Pasticceria Perotti (Pont Canavese): famosa per le Giuraje (confetti tradizionali canavesani dal cuore di nocciola), i baci del Gran Paradiso con il génépy e il pandolce del Paradiso, è anche molto conosciuta per i cioccolatini del Parco. Oltre ad aver ottenuto il Marchio di Qualità Gran Paradiso, è anche Maestro del Gusto.
Panetteria Anna e Lauri (Ronco Canavese): ottimi grissini e pane, in particolare nelle varianti tipiche del territorio, come ad esempio il pane con le noci.
Bottega degli antichi sapori (Valprato Soana): apprezzate le paste di meliga al pignoletto rosso, un’antica varietá di mais, tradizionale del canavese e quasi estinta negli anni settanta.
Azienda agricola Ceresa Aurelio (alpeggio Ribordone): situato presso l’Alpe Oregge, nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso, questo produttore è anche Maestro del Gusto. Da giungo a settembre, gli animali pascolano nell’area protetta più antica d’Italia, in prati che vanno dai 1400 m. ai 2400 m. e i formaggi prodotti vengono fatti stagionare nei tradizionali “crutin”: tra quelli a Marchio troviamo toma, tometta di capra, lattica muffettata di capra, blu di capra.
Azienda agricola Poc ma bun (Pont Canavese): nata nel luglio del 2008, l’azienda utilizza metodi di conduzione delle colture che seguono i principi dell’agricoltura biologica: rotazione delle colture, uso di concimi organici, uso di fitoterapici di origine vegetale e minerale, uso di pacciamatura organica, irrigazione a goccia, esclusione di prodotti chimici di sintesi e manipolati geneticamente, utilizzo di sementi e piantini certificati biologici, limitato ricorso alla meccanizzazione.  Si producono ortaggi (dalle patate ai legumi, dalle lattughe agli zucchini), piccoli frutti (lamponi, fragole e mirtilli), miele di acacia, millefiori e rododendro.
L’ort de Tchampiy (Valprato Soana): oltre alla produzione di ortaggi e frutta, l’azienda produce il liquore Génépy, realizzato con génépy coltivato nel territorio della Val Soana a Campiglia.
Azienda agricola da Emy (Valsavarenche): si occupa della coltivazione e della prima trasformazione della pianta officinale utilizzata dai montanari per preparare il favoloso liquore chiamato Génépy. Si coltivano anche diverse altre piante officinali, tutte a Marchio Q: arnica, stella alpina, ortica e timo volgare.
< span style=”color: #ff6600;”>Gastronomia da Paolo (Locana): rinomata la produzione di agnolotti classici piemontesi con ripieno di suino a km 0.
Macelleria Venezia (Ronco Canavese): offre il salume a marchio Q tipico della zona, la mocetta Valsoanina che, come altri salumi delle Alpi, deve la sua nascita a fattori ambientali che impedivano l’utilizzo di carni fresche. Un tempo si ricavava dalla coscia disossata dello stambecco, mentre oggi si utilizza carne di bovino, capra o di camoscio (non proveniente dall’area protetta).
Azienda agricola Perotti Elvis  (alpeggio all’Azaria – Valprato Soana): produce toma, toma fontinata, burro e ricotta, tutti a Marchio Q.
Apicoltura canavesana (apiari a Noasca e in Val Soana): tra i mieli di questo produttore, che è anche Maestro del Gusto, quelli al rododendro, al tiglio e alla flora alpina sono quelli che hanno ottenuto il Marchio di Qualità.
Apicoltura Pezzetti (Locana): castagno, rododendro, millefiori, questi i mieli a marchio Q di questo piccolo e attivissimo produttore.
Apicoltore Livio Carlin (Valsavarenche): oltre ad essere in possesso della certificazione di produzione biologica, questo produttore vanta il Marchio di Qualità per i mieli al rododendro, millefiori e tarassaco.
Cooperativa de l’Enfer (Arvier): situate ad un’altitudine di 800 metri in un anfiteatro naturale con un microclima caldissimo, queste vigne antiche sono il terreno in cui viene coltivato il vitigno autoctono Petit Rouge. I vini a marchio Q sono il Vallée d’Aoste DOC ENFER D’ARVIER Vert e il VSQ Brut Rosato Caronte (vino spumante).