Sarà che per me il risotto fatto bene è sinonimo di buona cucina. Mi piace semplice, senza grandi orpelli. Allo Champagne, o quando è stagione, con una grattata di tartufo. Per conferire quel sapore di autunno che rende più dolce la stagione inclemente. A Milano il risotto si mangia giallo. Appena sfumato di vino, rosolato bene e bagnato di quella polvere rossa che ne dà la colorazione gialla. E’ lo zafferano, preziosa spezia africana che illumina i piatti quando la nebbia appiattisce i colori. Sabatini, è sinonimo di pizza. Buona, certificata da Tripadvisor, ad un ottimo rapporto qualità/prezzo. Lo so perchè ci andiamo spesso. Per questioni logistiche, visto che il ristorante si trova esattamente sotto casa. E per qualità dei prodotti offerti. L’altra sera ho voluto testare il risotto: nella versione tradizionale, semplice con una spolverata di parmigiano e la cena è stata servita. Un bicchiere di vino ad accompagnarlo, un caffè a sigillare il pasto per un prezzo di quindici euro. What else?
Sabatini
