L’Arunachal Pradesh é, tra gli stati indiani del Nordest, il più settentrionale, ed è una terra di verdi foreste rigogliose, di valli solcate da fiumi profondi e di bellissimi altipiani.
E´ prevalentemente montuoso, essendo attraversato dalla catena dell´Himalaya che si sviluppa lungo il crinale settentrionale attraversando lo stato in direzione nord-sud.
L´Arunachal Pradesh, “Land of the Dawn-lit-Mountains, ovvero “Terra di montagne baciate dal sole nascente”, occupa proprio la sommità dell´India nordorientale, facendo da corona e schermo protettivo al gruppo delle sei sorelle.
E´ il primo territorio indiano a salutare il sole nascente.
L´alba illumina dapprima il confine dell´Arunachal con la Cina: una lunga frontiera che si estende da est attraverso i confini settentrionali fino all´estremità nordoccidentale, dove si fonde con il Tibet.
Ad ovest confina con il Buthan e a sud con l´Assam, il Nagaland e Buma, fino al confine con la Cina.
L’Arunachal Pradesh è composto da un ventaglio di vallate, ognuna delle quali ospita infatti tribù di diversa origine, giunte a vari gradi di sviluppo.
Il confine con la Cina è marcato dalle cime dell’Himalaya, che degradano verso Sud in colline ricoperte da densa giungla, ricchissima di fauna, dove le orchidee crescono spontanee in innumerevoli varietà.
Le foreste sono piene di legnami pregiati.
Queste terre, citate nel Mahabharata, si suppone coincidano anche con le montagne Prabhu citate nei Kalika Purana e dove avvennero importanti episodi dell’epica indù.
Dal XVI° secolo la zona appartenne all’ impero Ahom, del vicino Assam e da allora ne seguì le vicende e i rovesci.
Sparse tra le colline e le cime si trovano rovine di passate civiltà, che hanno lasciato indifferenti ed immutate le popolazioni tribali.
Quando si parla di tribù, si può pensare che si stia parlando di gruppi che semplicemente mantengono delle usanze peculiari, all’interno di un normale sistema nazionale.
Ma in questo Stato, quando si parla di tribù, è più opportuno far riferimento piuttosto a situazioni più simili a quelle che si possono trovare in Sud America o in Nuova Guinea.
Sono ben 13 i gruppi etnici presenti nello Stato e 26 le tribù principali, a cui si aggiungono numerosi gruppi minori da queste derivate, ma che a causa dell’isolamento hanno sviluppato caratteristiche differenti nelle tradizioni, nell’abbigliamento e nella lingua.
Queste popolazioni si possono dividere anche in tre gruppi, sulla base delle loro affinità socio-culturali.
Il primo gruppo comprende le tribù che seguono il Buddhismo Mahayana, il secondo quelle che adorano divinità strettamente legate alla natura ed ai suoi cicli, come il sole e la luna, ed il terzo gruppo riunisce idealmente altre tribù piuttosto misteriose che mostrano segni di una elementare forma di Vishnuismo.
La capitale dello stato è dal 1972 Itanagar che si trova al centro della zona abitata dai Nishi, uomini riconoscibili dai lunghi capelli raccolti in un nodo sulla fronte e racchiuso in un copricapo a canestrino.
Ma nonostante l’alta percentuale di tribali, abitanti provenienti da tutti gli Stati del Paese fanno dell’Arunachal Pradesh un’India in miniatura.
A Tawang, 3.048 m.di altitudine, al confine col Tibet c’è il più grande monastero buddhista dell’India, fondato nel XVII° secolo, arroccato su di uno strapiombo che termina in un laghetto.
Migliaia di pellegrini giungono sulle rive del Brahmaputra, dove questo si allarga formando Brahma kund e Parasuram kund, laghi sacri ove mondarsi per immersione dalle azioni negative, presenti e passate.