#natimoon: l’Avana in 24 ore

La Habana: donne e amori

C’è sempre una donna nelle leggende di Cuba. Non fa eccezione per la nascita della capitale. Se Habaguanex è il nome del capo degli indigeni che i conquistadores incontrarono quando approdarono a Cuba, il nome deriva da Habana, la splendida figlia che l’indigeno offrì in dono al capo dei conquistadores. I cubani furono soggetti alla schiavitù spagnola che durò fino al 1 Gennaio 1899 poi sostituita da quella statunitense fino al primo gennaio del 1959. Fu liberata dalla colonna guidata dall’avanero Camilo Cienfuengos, seguita da quelle dell’argentino Ernesto Che Guevara. Il giorno dell’epifania si aggiunsero anche Fidel e Raul Castro ed è con il loro apporto che l’isola fu definitivamente espugnata.

Poco è cambiato da allora: come se il tempo si fosse cristallizzato, in un embargo che dura fino ad oggi. Nonostante meno di duecento chilometri li separino dalle spiagge della Florida, non esiste nulla a Cuba che ricordi gli Stati Uniti.

24 ore per amarla

Il tempo è tiranno ma le attrazioni da vedere sono numerose. Percorso il calle Obispo, dopo la sosta per un daiquiri al Floridita, amato dal vecchio Ernest che aveva battezzato il locale con lo slogan “un daiquiri al Floridita e un mojito alla Boteguita (ndr. Del Medio)”, si raggiunge al termine della via l’hotel dove Hemingway soggiornava: Otros Mundos, dove dalla terrazza si può abbracciare una vista stupenda della baia e sul malecon. Nell’hotel, al quinto piano, la stanza 511 è diventata un piccolo museo. Hemingway aveva una stanza pagata lì, pur vivendo sul mare, per evitare le ire della moglie ogni volta che tornava sbronzo al punto da non ricordare più dove vivesse. Raggiungeva l’hotel scortato da cubani, visto che tutti lo conoscevano, con due bicchieri in mano per bilanciare la sbronza. C’è un altro hotel che riserva sorprese sul calle Obispo. Al numero 252, svetta il maestoso Palazzo Gomez, trasformato in Hotel Florida nel 1885. E ancora la Drogheria Taquecel, tuttora funzionante con anfore, alambicchi e scheletri attrazione dei turisti, il pittoresco Cafè Europa, dove un bocadillo jamon e queso costa 15 pesos nazionali corrispondenti a trenta centesimi di euro, ma anche la vezzosa Estetica Canina y Felina, dove cani e gatti avaneri fanno toilette tra le vetrine del centro.

continua…

P.S. Grazie a Kuoni, tour operator leader per la progettazione dei viaggi di nozze, per il supporto dato al nostro.

 

 

 

 

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