Ho un ricordo sfocato della Passione di Cristo che si tiene a cadenza quinquennale a Sordevolo, un pugno d’anime e di case, nei pressi di Biella. Davano pioggia, quella sera. Ci preparammo per la situazione: cerata e ombrelli, aperti come funghi.
Tutto il paese era mobilitato, attori veri e comparse recuperate tra i mille abitanti per quello spettacolo che quest’anno compie duecento anni. Ma quando, alle spalle del Golgota, nel momento della crocifissione, i lampi attorniarono le tre croci si fece silenzio. La stessa situazione si è verificata lo scorso sei Giugno, in occasione della prima rappresentazione di quest’anno.
Da due secoli si rappresenta a Sordevolo la Passione di Gesù che l’intera comunità dei Sordevolesi mette in scena in completa autonomia organizzativa e artistica. Lo spettacolo, che dura circa tre ore, è composto da un prologo e 29 scene nelle quali sono presenti complessivamente 400 persone tra attori e comparse. Ma i numeri della Passione sono impressionanti:
200 anni di “Passione”
400 attori (42 parti parlate e 360 comparse) di età compresa fra i 5 e gli 80 anni;
300 persone “dietro le quinte” della rappresentazione;
40 repliche in 100 giorni, di cui 3 interamente recitate da bambini;
29 scene per più di 2 ore di recitazione in ciascuna replica;
oltre 4000 metri quadri di anfiteatro
40000 spettatori
Sono solo alcuni dei numeri che trasmettono la maestosità della Passione di Sordevolo, il più grande spettacolo corale d’Italia. Una imponente rappresentazione, sacra nell’argomento, popolare nella realizzazione, che ogni 5 anni coinvolge l’intera popolazione di un comune, Sordevolo, che con i suoi 1300 abitanti si stende ai piedi della Alpi che incorniciano la provincia di Biella.
L’edizione 2015 della Passione di Sordevolo andrà in scena dal 06 giugno al 27 settembre 2015, uno spettacolo appassionante in grado con il suo toccante realismo ed effetti speciali degni dei migliori colossal di portare lo spettatore indietro nel tempo di 2000 anni. Perpetrando la stessa magia che lasciò quei bambini degli anni ottanta a bocca aperta, in quella piovosa notte di Luglio.