Budapest: un amore sul ponte delle Catene

Di Luigi Cardarelli

Non so come mi ritrovai a notte tarda , tornando dalla Romania, proprio lì nel centro di Budapest di fronte al magico skyline dei ponti ed all’imponente castello di Buda tutto illuminato; una visione di rara e assoluta bellezza, una
foto che si fissa dentro per tutta la vita.La città nata dall’unione di Buda, di Obuda e di Pest viene spesso chiamata “la regina del Danubio”, o “la città delle terme” e rappresenta geograficamente il punto di passaggio , il trait-d’union fra l’europa dell’ovest e quella dell’est.Già capoluogo sotto Augusto della provincia della Pannonia, era inserita nel “limes”, l’area difensiva di confine all’interno del Danubio.Per me è semplicemente la stupenda capitale di una piccola ed orgogliosa nazione.

Assieme a Parigi e a Roma è forse una delle metropoli più romantiche da visitare; un luogo unico    dove si sono incontrate le più diverse etnie europee, dai caucasici ai francesi, agli ancora numerosi ebrei.Questo fervido intreccio, quest’aria cosmopolita  ha prodotto anche una cucina invidiabile di cui il goulash,brodo di carne e paprika, rappresenta il fiore all’occhiello.
Dicevamo di atmosfera quasi parigina, da fine ottocento; forse meglio dire la tipica malinconia mitteleuropea. Lo splendore della città e la vista sul fiume, si ammirano verso sera dalla collina del Castello e dai Bastioni del Pescatore,
che con le sue sette torri simboleggia l’unione delle sette tribù magiare arrivate qui intorno al mille d.c.Da lì, dal quartiere della fortezza che rappresenta l’anima vera della Buda antica, si stagliano le eleganti guglie neogotiche del palazzo del parlamento anche finemente arredato e dei favolosi ponti che rendono indimenticabile l’attraversamento del Danubio. Dal più antico e famoso di essi , il ponte delle Catene, si può salire in teleferica al Castello e visitare le sue rinomate gallerie. Anche quello di Elisabetta è molto bello, ma quello delle Catene  unì (1849)non solo in città, le due ambite sponde del fiume. Traversatelo di notte mano nella mano con la vostra innamorata.
Oppure fate un salto alle acque termali regine d’europa; alle antiche Lukacy, alle Kiraly, al neobarocco delle grandissime Szechenyi, ma sopratutto ai bagni mitici del Gellert hotel. Il santuario, la cattedrale, la meta obbligata
dell’Ungheria tutta, con le sue maioliche, le sue colonne di marmo, e le sue finestre colorate: tutto rigorosamente art nouveau. Passare dalle terme del Gellert è un rito, il massimo dello chic, uno sfizio unico ed un sogno realizzato. Passeggiando romanticamente in centro , nella Pest commerciale, non si deve evitare la bellissima via Andrassy e la porta Viennese, per terminare il tour obbligatoriamente alla pasticceria Gerbaud, quella dell’inventore del
boero.

Gran bel sito Budapest, ricca di storia e cultura, affascinante col soleo con la neve, ammaliante al punto da far scattare centinaia di foto in angoli incantati e sublimi. Ma la ciliegina sulla torta, il bijoux dulcis in fundo, è di cenare in estate sui battelli ormeggiati nel Danubio  mano nella mano con una donna, di fronte alle luci magiche dei ponti e del Castello.

Related Articles