Limone Piemonte: crocevia dei parchi

C’è un paesino nelle Alpi Marittime che racchiude tre gioielli naturali unici: il Parco Nazionale del Mercantour, il Parco Naturale delle Alpi Marittime e il Parco Naturale dell’Alta Valpesio. Il paesino si chiama Limone Piemonte ed è la località ideale quale punto di partenza per la scoperta di questi tre parchi che racchiudono tre tipologie diverse di montagna.

  • Il Parco Nazionale del Mercantour (da Limone Piemonte si raggiunge in 20 minuti di auto). Il patrimonio culturale e monumentale del Parco, che si estende  lungo la catena delle Alpi Marittime dal Colle della Maddalena al Colle di Tenda per una lunghezza di 90 km circa, è il più grande Sito Archeologico d’Europa di alta montagna, con oltre 36.000 incisioni rupestri situati nel Monte Bego, nella famosa Valle delle Meraviglie. Questi Graffiti Preistorici risalgono all’età del Rame e del Bronzo antico e formano uno dei più grandi e ricchi insiemi rupestri del mondo. Le incisioni più antiche che si possono trovare corniformi, reticolati, armi e antropomorfi, sono spesso organizzati in combinazioni codificate. Questi segni sono altrettanti segni d’astrazioni il cui significato preciso, ancora oscuro, ci rinvia ai riti e alla simbologia dei popoli agro pastorali degli inizi dell’età dei Metalli presenti sul territorio. Il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco Naturale delle Alpi Marittime sono gemellati dal 1987 e hanno realizzato diverse iniziative comuni che, nel 1993 hanno loro valso il riconoscimento del Diploma europeo per la salvaguardia dell’ambiente da parte del Consiglio d’Europa, con l’obiettivo finale della creazione di un Parco europeo delle Alpi del Mare.
  • Ricchissimo  di vegetazione, il Parco Naturale dell’Alta Valpesio (da Limone Piemonte è raggiungibile in 40 minuti circa di auto) risente degli influssi marini provenienti dal vicino Mediterraneo (50 km in linea d’aria), che caratterizzano la bellezza e l’estensione dei boschi,  la varietà della flora e della fauna. Il parco (6770 ettari) è famoso soprattutto per il fenomeno del carsismo, localizzato prevalentemente nel Massiccio del Marguareis-Mongioie (2651 m.) la cima più alta delle Alpi Liguri. Con più di 150 km di sviluppo sotterraneo di grotte, molte delle quali ancora inesplorate, rappresenta un vero santuario per gli appassionati e gli studiosi di speleologia.

I tratti morfologici di questo gruppo montuoso sono unici per la struttura calcarea che ha favorito la formazione di grandi conche carsiche, di grotte (circa 700) e pareti strapiombanti che conferiscono ai versanti un aspetto dolomitico.

Il carsismo che caratterizza il territorio ha determinato la presenza di alcuni particolari fenomeni come la risorgenza delle acque. È il caso delPis del Pesio, una cavità estesa orizzontalmente a circa 1450 m di altitudine che raccoglie le acque dalla soprastante Conca delle Carsene e del Colle di Malabera, per poi fuoriuscire con una cascata di circa 30 metri che diventa ancora più spettacolare in tarda primavera oppure in estate, dopo un abbondante temporale.

Le risorgenze carsiche del Pis, insieme a quelle delle Vene e della Gola delle Fascette in Alta Val Tanaro, testimoniano l’esistenza di un vastissimo sistema di cavità sotterranee.

  • Il Parco Naturale delle Alpi Marittime (da Limone Piemonte si raggiunge Vernante, località del Parco in circa 5 minuti di auto) è stato creato nel 1995 e  si estende su una superficie di 28.455 ettari, ripartita su tre valli (Gesso, Stura, Vermenagna). La bellezza di queste montagne, la ricchezza di camosci, di trote e di una splendida e rigogliosa vegetazione, sono legate indissolubilmente aVittorio Emanuele IIIl re di Sardegna visitò per la prima volta nel 1855 la Valle Gesso e le sue terme innamorandosi di queste montagne fino ad ottenere i diritti di caccia e di pesca su gran parte del loro territorio. Nacque così laRiserva Reale di cacciaCasa Savoia edificò, tra il 1865 e il 1870, la residenza estiva a Sant’Anna di Valdieri, le palazzine di caccia a San Giacomo di Entracque e al Piano del Valasco. Alle Terme vennero costruiti quattro chalet “di foggia svizzera”, uno dei quali ancor oggi viene detto “Casa della Bela Rosin“, in ricordo di Rosa Vercellana, la popolana da cui Vittorio Emanuele II ebbe due figli.  Il Parco delle Alpi Marittime offre agli “amanti del camminare” un numero incalcolabile di itinerari: ci si muove sul filo della storia seguendo le medioevali vie del salele mulattiere di caccia dell’antica Riserva reale,le strade militari selciate dell’ultima guerra, vero capolavoro di ingegneria.

L’”Alta via dei Re” è la famosa traversata in sette tappe del Parco naturale delle Alpi Marittime che tocca molte delle spettacolari località dell’area protetta: i punti panoramici, i luoghi più ricchi di fauna, i laghi più belli. Posti “da Re”, per l’appunto: luoghi in qualche modo legati ai Savoia, che frequentarono la Valle Gesso con assiduità per quasi un secolo.

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