Dalle allegorie dei mosaici nella casa di Dioniso ai vini, la cui produzione rappresenta una delle colonne portanti di Cipro. A pochi chilometri da Paphos nella statale che stringendosi verso i monti Troodos si spinge verso il monte Olimpo, sulle cui cime svettano come costruzioni di bambini chiese e monasteri bizantini, ci si trova a percorrere una strada del vino.
Il paesaggio brullo si fa digradante, approfittando delle naturale terrazzature del territorio e quei clivi si piegano, addomesticati alle colture di vigne basse e profumate. Queste regalano un rosso intenso e corposo il cui nome è Barba Yannis e un bianco dal retrogusto citrino e fiorato mentre l’Alina, un bianco di 12 gradi da bere ghiacciato, è fatto con uve selezionate della varietà locale nota come “Xinisteri”.
Se volete degustare il sapore dell’Isola di Cipro, percorrete l’Archiepiscopou Makariou III Ave. sulla strada di Panaghia e raggiungete la Panaya Winery (www.vounipanayiacyprusvines.com). Per riscoprire, tra lingua e palato, il sapore dei mosaici di Dioniso.
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