“Ma tu sei di Mestre o Venezia?”
A rispondere ridendo al nostro quesito, Omar, un giordano di Amman, proprietario del ristorante Diana. Siamo nel cuore del ghetto veneziano, affacciati sull’omonimo canale di Cannaregio, dove una fila ininterrotta di locali si snoda intervallandosi tra calli e campielli. In parecchi hanno sulla porta un butta-dentro per turisti, sebbene la zona sia prediletta dagli autoctoni. Ovunque, un vociare veneziano, di barche che attraccano ai moli di casa e di persone che caotiche affollano le banchine reggendo in mano “un’ombreta de vin”.
Situata nella zona delle fondamenta della Misercordia, notiamo questa trattoria. I tavolacci di legno affacciati sul canale e le tovaglie rustiche ci fanno scegliere il ristorante Diana agli altri.
Un percorso enogastronomico veneziano non sarebbe tale senza un assaggio di “sarde en saor”, che trasforma un pesce azzurro, povero e non particolarmente pregiato, in un antipasto salutare e ghiotto. Accompagnato da polentina fritta, sparisce dal piatto in pochi minuti. Segue un primo classico: spaghetti alle vongole, ben conditi e con telline in abbondanza. Accompagnamo la cena con un Sauvignon veneto, proposto con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Limoncello come congedo e spritz in apertura pasto sono offerti dallo staff. Chiassoso ma attento alle esigenze.
Omar è di Amman, ma Venezia ormai l’ha fatta sua.
Ristorante Diana Di Al Hnati Omar
Cannaregio, 2519
Tel: 041 715977