Terme in inverno

La neve e le acque termali, il freddo e il caldo: a Bormio, fin dai tempi antichi, energie opposte – quasi alla maniera dello yin e dello yang della tradizione cinese – si fondono in un insieme unico, armonico, da apprezzare appieno nella stagione invernale. Nella “Magnifica Terra”, come viene chiamato questo angolo di Valtellina, sono nove le fonti calde, tutte con un proprio nome (San Martino, Arciduchessa, Cassiodora, Zampillo dei bambini, San Carlo, Ostrogoti, Nibelunghi, Pliniana e Cingliaccia), conosciute e frequentate fin dai tempi dell’Impero Romano, come testimoniano le citazioni dello storico Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Queste fonti sgorgano a un’altitudine compresa tra i 1370 e i 1421 metri, a una temperatura tra i 36° e i 43° C, attorniate da un domaine skiable da favola e dall’incantevole ambiente alpino del Parco Nazionale dello Stelvio. Le acque sono classificate come “termali bicarbonato-solfato-alcaline-terrose”, dai riconosciuti effetti mio-rilassanti: proprietà sfruttabili sia per momenti di relax nel dopo sci, ma utili anche nelle applicazioni terapeutiche per le malattie dell’apparato respiratorio, per problemi reumatici, per la cura della pelle e molto altro. A questo proposito, il fiore all’occhiello è il parco termale di Bormio Terme: collocato nel cuore del paese, mette a disposizione una struttura all’avanguardia per quanto riguarda tutti i possibili impieghi medici delle acque termali (dall’aerosol alla balneofangoterapia), unitamente a piscine, percorsi sportivi, vasche, saune e un centro estetico, adatti per il benessere di tutta la famiglia. Appena fuori Bormio, nel comune di Valdidentro, si trovano invece i due centri QC Terme Bagni Vecchi e Bagni Nuovi): qui l’accento è posto sul wellness a 360°, per chi è alla ricerca di immersioni in vasche scenografiche, coccole, momenti gourmet e trattamenti spa.

 

Related Articles