Conoscere un territorio attraverso i suoi sapori: prodotti locali, nuovi gusti e combinazioni, tradizioni e legami con la terra. Percorsi lungo strade che portano verso campi, caseifici, fattorie e allevamenti: sono circa una trentina i percorsi in Québec che prevedono soste agrituristiche, tra queste la Route des fromages et des trouvailles gourmandes (Strada dei formaggi e delle scoperte gastronomiche), nel Centre-du-Québec (maggiori informazioni: www.routedesfromages.com).
Formaggi di latte vaccino, di capra, di pecora: il Québec ha recentemente fatto un notevole salto di qualità nella produzione dei formaggi che si limitavano al cheddar e all’oka fino a poco tempo fa, ma che negli ultimi 10 anni sono diventati moltissimi ed eccellenti (si contano fino a 150 tipi di formaggio differenti), tanto che vengono elencati con orgoglio nei menu ed esposti sulle tavole dei migliori ristoranti. Ogni regione ha le proprie produzioni e le proprie tipicità: la Route des fromages è solo una breccia che si apre a chi la percorre, sui sapori dei latticini del Centre-du-Québec, un’avventura gourmande che permette di apprezzare almeno una buona parte della diversità di prodotti unici che il Québec offre nella casearia.
Il Québec si è sempre distinto nel Nord-America nella produzione dei formaggi, ergendosi a precursore sin dal 1881, quando nel granaio di Édouard-André Barnard a Saint-Denis-de-Kamouraska si costituì la prima scuola di formaggi. Nel 1893 nasce la scuola casearia di Saint-Hyacinthe, oggi meglio conosciuta sotto il nome di Institut de technologie agroalimentaire (ITA). Questo istituto ha migliorato grazie alle sue ricerche, le tecniche di centrifugazione, pastorizzazione, coagulazione e taglio del caglio.
Seguendo la Route des fromages si può anche incappare in splendidi campi rosso vivo: è la canneberge, il mirtillo rosso, conosciuto da molti in Italia anche con il nome anglofono di ‘cranberry’ e chiamato ‘atoka’ dai nativi. La canneberge tinge i campi dei dintorni di St-Louis de Blanford, capitale del mirtillo rosso appunto, di un rosso acceso. La raccolta che si effettua in autunno, finisce per il 70% in 3 principali industrie del Québec che lo trasformano, mentre il restante 30% viene esportato negli Stati Uniti, altro grande produttore e consumatore del frutto. E’ chiaro che la raccolta, come si conviene in queste occasioni, viene accompagnata da una grande festa, che ha date diverse a seconda delle località.
Il Québec detiene il maggior numero di produttori di mirtillo rosso biologico.