Che Praga sia divisa in distretti si sa. Ma che questi distretti siano in realtà città nelle città, piccole matrioske che contengono spunti forse meno. Noto invece a tutti che il castello, sito nel chiassoso e pittoresco quartiere di Stare Mesto, dove bottegai di vetro soffiato si alternano a spillatori con birra per tutti i gusti e per ogni portafoglio sia unito al quartiere vecchio da quel ponte di pietra altrettanto. Lungo cinquecento metri e adornato da oltre trenta statue, il ponte Carlo unisce le due sponde della Moldava e, insieme all’orologio astronomico, è il più famoso monumento della capitale della Repubblica Ceca. Il ponte è una delle più grandi attrazioni turistiche della città, ed è molto frequentato dagli artisti di strada, dai musicisti e dai venditori di “souvenir” durante tutto l’anno. Ammalia in ogni stagione, tanto che le statue sembrano seguire con lo sguardo i visitatori. Permeato da leggende a cominciare dalla data acronima in cui venne collocata la prima pietra, la seconda riguarda i materiali della struttura: sembra infatti che per cementare meglio siano stati aggiunti dei tuorli d’uovo (notizia verificata storicamente da analisi fatte sui fondamenti) la terza è di certo la più affascinante. Si dice che quando il ponte si svuota dei turisti e degli artisti di strada, le statue prendano vita. Leggenda o meno, passeggiando sul ponte Carlo ci si sente osservati.

Praga: il ponte tra le due città
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