Di Rita Esse
Il mio Boston City Pass è quasi intatto e decido di impegnare la giornata facendone il miglior uso possibile. Posso scegliere tra il Museum of Science, il Museum of Fine Arts, l’Harvard Museum of Natural History, la visita della Old State House e la Skywalk dall’alto dell’Osservatorio del Prudential Center. Decido per questa passeggiata nel cielo che mi permetterà di vedere dall’alto l’intera città, la baia e, dall’altra parte del fiume Charles la città di Cambridge con la prestigiosa Università di Harvard e l’altrettanto famoso Massachusetts Institute of Technology.
Dal lato del mare la vista spazia ancor più lontano, verso Salem da una parte e verso Cape Cod dall’altra, mentre l’orizzonte verso la terraferma è delimitato da una catena di dolci colline. La passeggiata offre anche un interressante percorso storico intitolato Dreams of Freedom. Si inizia con l’arrivo dei Padri Pellegrini che cercavano qui una loro libertà religiosa e, attraverso la rivoluzione del 1761, l’Indipendenza americana e le grandi ondate migratorie, si arriva ai discorsi di Martin
Luther King e Papa Giovanni Paolo II nel Boston Common. Interessante per noi Italiani la storia del processo a Sacco e Vanzetti e la loro condanna a morte.
Il Prudential Center che ospita l’Osservatorio è un grande e moderno centro commerciale con decine di negozi e ristoranti per tutti i gusti e per tutti i portafogli. Decidiamo per un ristorante di pesce locale e, rinfrancati da un’abbondante porzione di merluzzo, scegliamo sul City Pass la prossima meta.
Optiamo per il Museum of Fine Arts situato in un imponente edificio di stile neo-classico. La parte più recente del museo è quella dedicata all’arte delle Americhe: aperta nel 2010 rappresenta la più completa collezione al mondo di arte americana. Ognuno può trovare nel MFA l’espressione d’arte preferita giacchè il Museo offre capolavori dall’arte egizia e greco-romana ai grandi
della pittura europea fino ai contemporanei. Molto piacevole il settore dedicato ai gioielli e agli strumenti musicali.
Le proposte del City Pass in tema di musei sono molto allettanti e il dubbio amletico tra il Museo delle Scienze e quello di Storia Natural di Harvard fa sì che arriviamo a quest’ultimo quando è ormai troppo tardi per entrare. L’aria di
cultura che si respira a Cambridge e una passeggiata in Harvard Square ricompensano ampiamente il disguido.
Il giorno seguente è dedicato alla storia rivoluzionaria di Boston percorrendo il Freedom Trail. Punto focale di questo percorso è la Old State House, sede del governo coloniale prima della Rivoluzione. Le mura di questa casa hanno ospitato gli incontri che incitavano alla ribellione e, proprio dal balcone, nel 1776, la Dichiarazione d’Indipendenza venne letta alla popolazione di Boston.
Altre tappe ignificative del Freedom Trail sono la Old South Meeting House dove, nel dicembre del 1773, 5000 coloni esasperati diedero inizio al Boston Tea Party con la decisione finale di buttare in mare 342 casse di tè per protesta contro le pesanti tasse imposte dal governo britannico.
La vicina Faneuil Hall già soprannominata “culla della libertà”perchè ospitava raduni e comizi dei dissidenti all’epoca della Rivoluzione, ospita oggi un pittoresco ed animato mercato.
Siamo ormai nel tardo pomeriggio e una simpatica quanto spericolata autista di un “on and off bus” ci porta, a prezzo di saldo, fino al nostro hotel con un lungo giro attraverso una parte della città che non avevamo ancora visto. Il tramonto dal ventesimo piano con il sole che incendia la parte alta dei grattacieli mentre a terra si affacciano i colori spenti della notte, è l’ultimo regalo che riceviamo dalla città di Boston: che ricambiamo con la promessa di tornare.
Boston City Pass
http://www.citypass.com/boston