Grafica gialla su livrea rossa e tre opzioni tra cui scegliere. Non è una domanda da trivial pursuite ma si tratta di Italo il nuovo treno ad alta velocità di Luca Cordero di Montezemolo. Inaugurato il 28 Aprile di quest’anno collega Milano Rogoredo con Roma Tiburtina e Napoli Centrale.
Abbiamo testato la tratta Milano-Roma nella confortevole Prima. Sono tre infatti le classi a bordo. Oltre alla low cost, la società ferroviaria ha predisposto altre due fasce di acquisto: l’economy e la base, con diversa flessibilità.
Il treno parte puntuale dal binario 15 della stazione Garibaldi a conferma che anche per Italo la querelle con le ferrovie dello stato, si sta perpetrando come per il TGV. Compagnie private devono pagare la tassa di non poter partire dalle stazioni principali. A bordo personale giovane, sorridente e perfettamente brieffato. Oltre a un vantaggio in termini economici (la prima di Italo costa circa il 30% in meno di quella delle Frecce), le coccole a bordo non mancano. Quotidiano in omaggio e carrello bar a disposizione con soft drink e articoli di pasticceria offerto più volte per il confort dei clienti a bordo. Le poltrone spaziose di pelle sono griffate Frau, dotate di faretto per la lettura. E poi c’è la wi-fi: gratuita e perfettamente funzionante lungo tutto il tratto.
La concorrenzialità dei prezzi è data dall’assenza della biglietteria a terra. Le prenotazioni su Italo si fanno on line. Oppure presso le stazioni attraverso macchinette dedicate. E’ garantito un servizio di assistenza, ma il personale predisposto a tale compito è in numero inferiore rispetto a quello delle Frecce di Trenitalia. A tutto vantaggio degli utenti finali: Italo è un treno giovane, come il personale e la clientela che opta per la nuova proposta.
Al ritorno dalla trasferta in terra ciociara, raggiunta Bologna a bordo di un intercity, siamo saliti su una Freccia proveniente da Napoli, arrivando in centrale con circa 15 minuti di ritardo. Il servizio di catering non è passato, la connessione wi-fi pur essendo gratuita singhiozzava saltando ogni tre minuti, ma soprattutto un biglietto di seconda per una tratta che era la metà della precedente, costava quanto un viaggio a Roma a bordo di Italo in prima. Non aggiungo altro, se non chiudendo con un suggerimento: meditate, Itali(ani). Meditate.