Uno dei fantasmi più famosi di Firenze è quello che si cela fra le stanze del Palazzo Budini Gattai, in Piazza dell’Annunziata. Narra la leggenda che da una delle finestre rimanesse sempre affacciata una dama della famiglia Grifoni, in attesa del marito partito per la guerra. Tanta era la sua pena che anche dopo la morte non riuscì a rassegnarsi della perdita e continua tutt’oggi a rimanere in attesa del ritorno dell’amato. Fateci caso, passando sotto il palazzo, vedete quella finestra aperta? Guardate bene, chissà che non riusciate a scorgerla.
Certamente nota a coloro che non sono nuovi di Firenze, è la storia di Berta. Aguzzando un po’ la vista mentre si guarda il campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore, in via de’ Cerretani, si può distintamente scorgere, nel mezzo del muro, una testa femminile in pietra, che guarda verso il basso chi passeggia. Pare che Berta si fosse fatta beffe di un condannato a morte che passava da quelle parti non sapendo di avere a che fare con qualcuno che s’intendeva di magia. Fu così che per vendicarsi il condannato trasformò quella donna dal cuore di pietra… in una testa di pietra!
Fantasmi a Viareggio
Viareggio non è certo famosa per le sue storie di fantasmi, eppure ce n’è una che torna spesso nei racconti dei locali. Si tratta della triste vicenda ambientata in quella che oggi è un’area diroccata ma che un tempo ospitava una villa nobiliare: Villa Soloman, si ergeva ad uno degli angoli di Piazza Mazzini, proprio di fronte al mare. La villa era di proprietà del ricco Bertolio Soloman e della moglie Enedina Castoldi, i due avevano una figlia, Zely, che morì misteriosamente fra le mura domestiche, senza che nessuno riuscisse mai ad appurare le vere cause della sua morte.
Da quel momento in poi storie di voci, presenze, mulinelli di vento improvvisi in quest’area si sono moltiplicate ed i pochi che a quell’epoca frequentavano la casa non si stupiscono del fatto che sull’area non si sia più costruito nulla. Una domestica che al tempo della morte di Zely prestava servizio a Villa Soloman raccontava che un giorno, mentre stava cambiando le coperte nella camera ormai in disuso della ragazza, aveva avuto giusto il tempo di girarsi un attimo prima di tornare a guardare verso il letto e lì aveva fatto una scoperta sconvolgente: le coperte che poco prima aveva sistemato sul letto erano di nuovo scomposte e le lenzuola disordinate… proprio come se qualcuno si fosse appena alzato…