Sardegna: tra miniere e oasi di pace

Fra il Sulcis e l’Iglesiente, punteggiati da vecchi centri minerari oggi divenuti testimonianze di archeologia industriale, si scopre una Sardegna ancora poco battuta, dove mare, sentieri e percorsi sotterranei regalano alla vacanza una ricca scelta di attività e numerose occasioni di visita e di soggiorno.
Terra antica e affascinante, situata nella Sardegna sud-occidentale, la Provincia di Carbonia Iglesias non può che conquistarti il cuore per la sua straordinaria bellezza: lontana dal caos smeraldino e dal suo clamore, ha infatti il vantaggio di offrire il meglio del mare dell’isola in un’oasi ancora autentica fatta di pace, relax e silenzio.
E se d’estate ci sono calette deserte, sabbia bianca, acqua cobalto e sole fino ad ottobre a renderla una meta perfetta per gli amanti del mare, vi portiamo a scoprire fuori stagione i luoghi di grande interesse storico per apprezzare il territorio del Sulcis Iglesiente attraverso il suo ricco patrimonio archeologico e minerario.

CARBONIA: architettura razionalista e miniere

La monumentalità dei secolari olivastri scolpiti dal vento, le aromatiche fragranze della macchia mediterranea, gli esotici paesaggi in miniatura delle palme nane, l’esplosione di colori delle livree della fauna, dalla volpe al gruccione e al fenicottero. Così si presenta agli occhi del visitatore attento il territorio carboniense. Con la varietà dei suoi paesaggi, ora aspri e aridi, ora gentili e freschi, rappresenta senza dubbio una delle tessere di maggior pregio di quel mosaico naturalistico ambientale che è il Sulcis.
Le caratteristiche climatiche, paesaggistiche e geologiche fanno del territorio di Carbonia un luogo del tutto particolare, un mix di ambienti che dall’alto dei suoi rilievi permette la vista di ampi paesaggi collinari e pianeggianti, e in lontananza del mare e delle zone costiere limitrofe (Isola di San Pietro e la vicina laguna di Sant’Antioco).
La città di Carbonia nacque ufficialmente nel 1938 e venne costruita in due soli anni allo scopo di garantire l’alloggio ai lavoratori del vicino bacino carbonifero nella zona Sirai Serbariu, oggi sede di un importante Museo del Carbone con un’esposizione permanente sulla nascita della città.
Inizialmente gli spazi abitativi del capoluogo di provincia hanno tenuto conto della struttura piramidale dei ruoli esistenti in miniera e della gerarchia fascista: il centro era riservato alle case dei dirigenti e poco lontano si trovavano le palazzine degli impiegati mentre modeste case per operai occupavano i quartieri della periferia. Villa Sulcis ne è un esempio: era la residenza ufficiale del Direttore delle miniere di carbone della città e oggi è ospita il  Museo Archeologico che raccoglie materiali datati fra il Neolitico Antico ed il periodo Bizantino, provenienti da numerosi siti, in gran parte del territorio comunale di Carbonia.
Il Museo di Paleontologia e Speleologia “E.A. Martel” propone invece un excursus naturalistico ordinato cronologicamente che ha inizio con gli esemplari fossili delle prime forme di vita comparse sul nostro pianeta circa 600 milioni di anni fa e termina con la comparsa dell’uomo.
A pochi chilometri dal centro, l’importante area archeologica di Monte Sirai, insediamento fenicio punico ben conservato composto da un’acropoli, la necropoli, il tofet ed alcune domus de janas da cui si gode il vasto panorama su tutto il Golfo di Palmas.
L’artigianato nel comune di Carbonia riveste un ruolo determinante a livello economico. Tra le numerose ed operose imprese artigiane spiccano quelle che lavorano nel settore artistico della lavorazione del legno, della ceramica, del vetro, dell’oro e dell’argento e dei metalli non preziosi, dei tappeti e delle pelli.

IGLESIAS: l’antica Villa di Chiesa

Graziosa e vivace cittadina situata ai piedi del monte Marganai, la città di Iglesias è sempre stata legata all’attività mineraria che, sin da epoca preistorica, ha sfruttato le ricchezze del sottosuolo di queste zone.
Miniere, montagne, laghi, splendide grotte marine e i segni di una profonda civiltà fanno di Iglesias uno dei più importanti centri di origine medievale della Sardegna, che racchiude il fascino dell’antico e del moderno, del mondo del lavoro, della cristianità, in una preziosa miscela che rende questa città unica nel suo genere. Qui si trovano, infatti, alcuni tra i più affascinanti scorci turistici e ambientali della provincia, oltre che un vasto patrimonio culturale, messo in evidenza anche dalla ricca presenza di chiese (chiamata un tempo Villa di Chiesa) risalenti quasi tutte al 1300 dove sono conservate pregevoli opere d’arte, come la cattedrale di Santa Chiara, le chiese della Madonna di Valverde, di San Francesco, della Madonna delle Grazie, della Purissima.
Il centro storico, racchiuso entro le mura con ben ventidue torri, si presenta ancora come uno dei più affascinanti della Sardegna con le sue Chiese, palazzi, vicoli caratteristici e la Rocca Salvaterra.
A due passi dalla città si trovano le miniere, che rappresentano il più importante e affascinante complesso minerario d’Europa con i vecchi pozzi e le montagne rosse, un patrimonio paleoindustriale di grande interesse: dalla miniera di Monteponi (piombo, zinco, cadmio) a ridosso di Iglesias, cuore pulsante di tutta l’attività estrattiva dell’Iglesiente, agli innumerevoli villaggi minerari dispersi in tutto il territorio, tra cui Seddas, Moddizzis, Acquaresi, Malacalzetta, Tiny, Arenas.
Percorrendo la strada delle miniere si raggiunge la splendida costa iglesiente tra Cala Domestica, Masua e Nebida. I faraglioni si infrangono su un mare incantevole e rendono questo angolo uno dei più esclusivi di tutto il Mediterraneo, che conserva ancora un notevole patrimonio boschivo e botanico. Le montagne sono per lo più ricoperte da una densa foresta di lecci, a tratti impenetrabile anche ai raggi del sole e che, su un’area di 3.600 ettari, custodisce specie endemiche di grande interesse naturalistico e scientifico, oltre al giardino botanico “Linasia” che, su una superficie di 9.000 metri quadrati, permette al visitatore di osservare esemplari difficilmente reperibili in natura.
Tra le tradizioni religiose, senza dubbio la più suggestiva è la Settimana Santa, durante la quale si svolgono solenni processioni e riti della Passione che rievocano suggestive e coinvolgenti atmosfere legate alla cultura e alla tradizione spagnola, attraverso un potente rito collettivo denso di religiosità, misticismo e tradizione.
L’artigianato iglesiente è abbastanza fiorente e vanta antiche tradizioni; le produzioni più importanti riguardano l’argento, il ferro, il sughero e il legno. Interessanti i modelli dei costumi tradizionali.


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