Il Cile di Pablo Neruda

Il Cile lo abbiamo conosciuto più intimamente in epoca recente, grazie alle indimenticabili parole del premio Nobel Pablo Neruda che descrive il suo Paese come “la culla delle tradizioni, dove la ruralità vive a stretto contatto con la modernità delle grandi città”: parole sagge, che colgono l’essenza di una terra ricca di forti contrasti sotto l’aspetto socio-politico non meno che sotto quello geografico.
Questo grande poeta, scomparso nel 1973, aveva un profondo amore per il suo paese e nessuno seppe meglio di lui esportare i colori del Cile e descrivere sinteticamente la geografia pazza di questa terra: “Il Cile è un paese montuoso, elevato, pieno di ariste e di abissi vertiginosi. I minerali hanno reso irte di rame e di ferro le alture. Sulle loro cime vive la neve bianca. Il Cile è un balcone titanico e stretto. Le cordigliere ci respingono. Noi cileni ci mettiamo in fila per vedere il nostro mare, lo spazio iracondo, le onde dell’oceano” (tratto da “Per nascere son nato”).
Tuttavia il poeta cileno ha lasciato, oltre alla sua straordinaria produzione poetica, anche un’opera bizzarra e affascinante scritta non con le parole bensì con gli oggetti , con il legno, il cemento ed i chiodi, una vera e propria “poesia immobiliare” da comprendere partendo dalla relazione fra casa e scrittura: si capiscono le poesie sulle case vedendole nella realtà, queste vengono costruite ed arredate con i ritmi e le immagini delle sue poesie.
Le sue stravaganti case a forma di nave, gremite di oggetti rari e bizzarri raccolti in ogni angolo del mondo, tra un esilio ed un viaggio come ambasciatore del suo Paese, sono meta di incessante pellegrinaggi da ogni continente: la “Chascona” scarmigliata, nel cuore di Santiago, la solare “Sebastiana” che dal cerro Florida domina la baia di Valparaíso, l’eremo acquattato fra gli scogli di Isla Negra, con la sua amata collezione di estatuas de prua dallo sguardo lontano, dove il poeta morì. Sono luoghi pieni di ricordi e storie divenute oggi veri e propri musei che custodiscono tutti gli oggetti raccolti nel corso dei suoi viaggi all’estero, a tema marino. Infatti se non fosse stato poeta, sarebbe diventato sicuramente un capitano di lungo corso, considerata la sua passione per il mare.

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