Di Rita Esse
Programmare in anticipo un weekend di primavera e ritrovarsi, alla partenza, immersi in un tipico mattino invernale, stretti nel piumino, guardando dall’auto che ti porta all’aeroporto una pioggia insistente e il fumo dei comignoli che sfuma in una quasi-nebbia.
Due ore e mezza di volo e ci si ritrova catapultati in una realtà di colore e calore. All’uscita dall’aeroporto di Atene ha inizio l’operazione “spogliarello” : per prima cosa il piumino che finisce arrotolato nella cinghia del trolley, poi la maglia allacciata in vita prima di salire su uno dei comodi bus che per soli 5 euro (che diventano 2,50 per gli over 65) percorrono i 50 kilometri che portano in centro città.
Mancavo da Atene da oltre vent’anni ma tutta la campagna e la periferia sono quelle di sempre .Ci sono, forse, più serrande abbassate ma a questa tristezza ci stiamo purtroppo abituando anche da noi. Questo ritorno è dovuto essenzialmente all’insistenza del mio accompagnatore che voleva assolutamente accompagnarmi a visitare il nuovo Museo dell’Acropoli e di questa insistenza non posso che essere grata.
Anche l’hotel a cui siamo diretti è tra i luoghi consigliati da NCV . Si tratta dell’Ava Hotel & Suites, in una stradina del quartiere di Plaka in cui non sai dove posare lo sguardo : ad una estremità della via l’Arco di Adriano che si staglia contro il cobalto del cielo e lascia intravvedere le alte colonne del tempio di Zeus. All’arco fa da contrappunto, all’altra estremità della via, il monumento fatto costruire nel 334 AC da Lisicrate, un ricco cittadino ateniese che volle in questo modo celebrare la vittoria ottenuta con un suo spettacolo in una specie di “concorso” nel vicino teatro di Dioniso. Oltre il monumento, che sorge sull’antica Via dei Tripodi, l’Acropoli in tutta la sua possente bellezza.
Oltre a godere di una posizione quasi unica, l’Hotel Ava offre un’ospitalità fatta di classe e di calore umano che giustificano in pieno il riconoscimento ricevuto da Trip Advisor come hotel più votato in Atene negli ultimi tre anni. NCV riconferma quanto detto in passato a proposito di questa “home away from home”