Il sogno di Bansky

“There is always hope’, riporta uno dei suoi più noti graffiti. Quello di una bambina che rincorre un palloncino a forma di cuore. Eppure, nonostante la speranza sia un porto che offre ristoro nella tempesta degli ultimi anni, voglio partire dalla foto di uno scimpanzé. Indossa una mascherina rosa e, in un curioso gioco di scambi di identità, pare atteggiarsi in un sorriso vezzoso. Soggetto amato da Bansky, il trasgressivo street art di Bristol dall’identità oscura, che usava il primate per incarnare la metafora di un uomo vittima della globalizzazione.

Nell’imponnte cornice del corridoio dei mosaici va in scena la mostra monografica con oltre 130 pezzi dedicata interamente al percorso del writer che, partendo da Bristol ha lasciato che i muri delle metropoli ospitassero i suoi messaggi. D’altronde Milano Centrale, porta per antonomasia della città meneghina, fa il resto. Si viene catapultati, attraverso un’esperienza immersiva, tra le ambulanze di un centro urbano dove opere inedite vanno ad aggiungersi a pezzi noti al grande pubblico.

Il percorso racconta il mondo del misterioso artista britannico, famoso per affrontare con ironia temi politici e di denuncia sociale. Vicino ai più iconici capolavori “Flower Thrower” e “Girl with Balloon” che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, trova spazio anche una speciale sezione video che ripercorre la storia e il messaggio sociale dei murales realizzati da Banksy in strade, muri e ponti di tutto il mondo.

Le opere esposte, eccentriche e incisive, danno modo allo spettatore di riflettere sul sistema e sulla società in cui viviamo; sono un simbolo di lotta e di protesta in un mondo in cui spesso gli interessi economici prevalgono sul bene delle collettività. L’obiettivo di Banksy è quello di far emergere attraverso la sua arte i problemi che affliggono la società contemporanea e di sensibilizzare il pubblico sui temi del consumismo, della guerra e del potere attraverso l’utilizzo di immagini metaforiche, divertenti, provocatorie e di immediato impatto visivo.

Milano Centrale è un punto di riferimento nel contesto urbano, accessibile e sostenibile, un luogo identitario, relazionale e storico. Un luogo dove i mosaici prendono vita come le storie di chi li attraversa a passi veloci o attende, dall’altra parte della barriera che qualcuno arrivi. E’ un luogo di Milano la cui poesia sta nel rimanere coerente e uguale a se stessa, come il manifesto di Banksy, il writer che potrebbe dall’identità dubbia ma dal ruolo definito e che veicola messaggi sociali, in modo irriverente.

The World of Banksy – The Immersive Experience”

Fino al 27 febbraio 2022, Stazione Centrale – Galleria dei Mosaici, lato IV Novembre, Milano

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