Alcuni scrittori spagnoli hanno raggiunto negli ultimi anni una grande popolarità tra i lettori italiani e hanno reso familiari ambientazioni e luoghi, strade e piazze di grande suggestione. In particolare, la splendida città di Barcellona è scenario delle vicende dei personaggi creati da tre autori: Carlos Ruiz Zafón con la sua trilogia del Cimitero dei libri dimenticati, Manuel Vázquez Montalbán con il suo detective gastronomo Pepe Carvalho e Alicia Giménez-Bartlett con la sua ispettrice di polizia Petra Delicado. Un week end a Barcellona sarà quindi più interessante se lo dedichiamo alla scoperta dei luoghi dove agiscono i nostri protagonisti preferiti. È quello che vi invita a fare l’Hotel Duquesa de Cardona, delizioso boutique hotel situato strategicamente al Mirador de Colom, con una vista magnifica sul porto e sul mare, a due passi dai quartieri più antichi di Barcellona, il Barrio Gotico e il Raval. La fresca aria autunnale è propizia per le passeggiate sulle tracce dei nostri eroi e stuzzica l’appetito per concludere la giornata gustando le tapas o altri saporiti piatti tipici spagnoli.
Carlos Ruiz Zafón e il Cimitero dei Libri Dimenticati
I luoghi descritti da Zafón sono diventati un itinerario turistico che si può seguire con una guida. Il percorso dura due ore e mezza. Il suo romanzo più famoso, L’ombra del vento, si svolge a Barcellona tra gli inizi del XX Secolo con gli splendori del modernismo (come si chiama il Liberty spagnolo) fino al dopoguerra. Seguendo i passi di Daniel Sempere, Julián Carax, Fermín Romero de Torres, si parte dal nucleo più antico fino ad arrivare ai quartieri collinari.
Il Cimitero dei libri dimenticati, citato oltre che nell’Ombra del vento anche nel Gioco dell’angelo e nel Prigioniero del cielo, non esiste, ma la via dove si dovrebbe trovare è un vicoletto nel Raval chiamato Carrer de l’Arc del Teatre. Da qui si va alla Calle de Santa Ana, dove è situata la libreria specializzata in edizioni per collezionisti della famiglia Sempere. L’antica e splendida Plaça Reial, delimitata da portici e ornata da palme e da eleganti lampioni disegnati da Gaudí, è un altro luogo descritto nel libro. A questo punto, per rinfrescarsi, seguendo l’esempio dei protagonisti dell’Ombra del Vento, è consigliabile gustare un frizzante spumantino locale allo Xampanyet, un popolare e divertente tapas bar sempre affollato. Il tour si conclude sulla collina del Tibidabo, dove si trova anche la villa in rovina dove si conoscono i protagonisti del romanzo Marina. Per il pranzo, un buon suggerimento per entrare ancor più nell’atmosfera dei luoghi è El Quatre Gats (I quattro gatti), in Calle de Montsió 3, ristorante storico inaugurato nel 1897 al pianoterra di un bellissimo edificio modernista, frequentato anche da Picasso e Utrillo.
Manuel Vázquez Montalbán e Pepe Carvalho
L’itinerario parte dal Raval, il quartiere di Barcellona dove Montalbán e nato e cresciuto. Vicino alla casa natale dello scrittore c’è infatti una piazza cui recentemente è stato dato il suo nome. Il Raval è un antico quartiere multietnico in piena trasformazione urbanistica che sta diventando di moda e vede l’apertura di alberghi e ristoranti di tutti i generi e la chiusura purtroppo di locali mitici come Casa Leopoldo, il ristorante preferito di Montalbán, tempio della cucina popolare spagnola. Al limite tra il Raval e la Rambla si trova il magnifico mercato della Boqueria, un trionfo di jamón serrano e patanegra, di quesos provenienti da tutte le regioni, carne e pesce, frutta e verdura. Qui si può fare uno spuntino – come Pepe Carvalho – al Bar Pinotxo, accompagnato da un bicchiere di cava, lo spumante locale. D’altronde non si può parlare dell’investigatore senza parlare della gastronomia spagnola. Ristoranti, bar e coctelerie fanno parte delle sue indagini, naturale conseguenza della predilezione per la cucina del suo creatore, raffinato intenditore ed eccellente scrittore di arte culinaria. L’accogliente Can Llouis, al Raval, propone addirittura un menu a lui intitolato che comprende un piatto di agnello. Per una cena più ricercata Pepe però andrebbe a Ca L’Isidre, in Carrer de les Flors, decorato con le tradizionali maioliche e boiserie, tra i cui clienti figurano perfino il Re Juan Carlos e il super chef Ferran Adriá.
Oltre ai libri e ai saggi, Montalbán ha prodotto anche l’intrigante Ricette Immorali e Le ricette di Pepe Carvalho, estrapolate dai suoi romanzi, ognuna accompagnata dal brano letterario in cui viene citata. Da provare per una cena tra amici, proclamando il suo motto preferito “Bisogna bere per ricordare e mangiare per dimenticare”.
Alicia Giménez-Bartlett e Petra Delicado
In una sua intervista, Alicia Giménez-Bartlett ha dichiarato che sono gli scrittori di novelas negras (i noir spagnoli) a darci il ritratto più vivido di una metropoli cosmopolita e all’avanguardia come Barcellona, toccando temi di attualità. Dal punto di vista architettonico Barcellona non è caratterizzata solo dal medioevo, il gotico e il modernismo. Le Olimpiadi del 1992 hanno operato una vera e propria rivoluzione, soprattutto nella zona lungo il mare, creando viali, infrastrutture e porti moderni. La città si vanta di avere chilometri di spiagge balneabili con acqua pulitissima nel centro urbano ed ha inaugurato numerosi edifici colossali progettati da architetti di rinomanza internazionale che hanno cambiato il suo skyline.
L’ispettrice Petra Delicado, una donna grintosa e ironica, pluridivorziata, poco sentimentale, indaga con l’aiuto del suo grassoccio e tradizionale vice Fermin Garzón negli ambienti più disparati della città. Lei consiglierebbe sicuramente di visitare le costruzioni che hanno dato a Barcellona un nuovo volto. Sono la Torre Agbar di Jean Nouvel, che si proietta verso l’alto come un getto d’acqua scintillante e colorato; il Forum di Herzog & de Meuron, gli stessi della Tate Modern di Londra e dello stadio “nido d’uccello” di Pechino; il Pesce d’oro di Frank Gehry, un monumento realizzato in acciaio color bronzo su cui si riflette il mare; il mercato di Santa Caterina di EMBT con il tetto ad onde di mosaico colorato; la torre per le comunicazioni di Norman Foster, perfetto esempio del suo stile high tech, con i meccanismi a vista; il Museo di Arte Contemporanea di Richard Meier e la Fiamma Olimpica di Santiago Calatrava.
Melinda Miller e Barcellona mi amor
A Barcellona, il 23 aprile è il giorno di Sant Jordi, la festa degli innamorati e dei libri. Chi si ama si scambia un regalo: le donne ricevono una rosa, gli uomini un libro. Proprietaria della libreria Bésame Mucho, Paloma ama quel giorno più di ogni altro, e sa consigliare sempre il libro perfetto da regalare, specialmente se si tratta di un dono che deve “valere” come dichiarazione d’amore. Eppure, lei, l’anima gemella non l’ha ancora incontrata… Enrique è un uomo affascinante, giornalista affermato con una passione smodata per la buona cucina ed un segreto che custodisce gelosamente. Anche lui si troverà a festeggiare Sant Jordi e, alla ricerca di un regalo per la sua compagna, entrerà nella libreria di Paloma. Ma il destino, un misterioso taccuino vergato a mano e una rosa stuzzicheranno la sua curiosità sino a travolgerlo e fargli conoscere il vero amore…